L'arrivo della primavera può avere numerosi benefici sull'organismo, specialmente dal punto di vista psicologico. A livello fisico però spesso si manifestano problemi legati alla stanchezza e voglia di dormire più a lungo del necessario. Vediamo perchè compaiono questi sintomi, come combatterli e prevenirli per recuperare velocemente le energie.
La primavera per molte persone significa non solo un clima più favorevole, con più giornate di sole da sfruttare per stare all'aria aperta e benefici dovuti all'aumento della serotonina, ma cnahe aumento della sensazione di stanchezza, spossatezza e sonno.
Un problema comune a tanti, che la scienza spiega come connessione tra l'organismo e il cambiamento climatico, per capacità di adattamento e relativi tempi di ognuno ad adeguarsi alla nuova stagione. Questo avviene soprattutto nel passaggio da condizioni meteorologiche sfavorevoli tipiche invernali come piogge frequenti e freddo ai primi caldi e giornate più lunghe.
Tra le cause è compreso sicuramente anche il passaggio dall'ora solare a quella legale, che può peggiorare disturbi legati alla quantità e alla qualità del riposo. Specialmente se già si soffre di questi problemi o se ci sono già condizioni di stress in atto. Possono inoltre aumentare alcune patologie legate alla stagionalità, come le allergie e gli sbalzi di umore.
Il cambiamento climatico, soprattutto nel passaggio da inverno a primavera influenza notevolmente sia l'umore che l'organismo. Il disturbo chiamato meteoropatia colpisce infatti moltissime persone, che nonostante le condizioni siano più favorevoli per l'aumento della sensazione di benessere faticano ad adattarsi e risentono di malesseri fisici e psicologici durante questi periodi.
In questo caso peggiorano soprattutto i problemi legati al riposo e alla qualità del sonno. Dormendo meno ci si sveglia più stanchi del solito comportando un senso di spossatezza e mancanza di energie. In questi casi è però possibile intervenire con rimedi e pratiche che possono aiutare a combattere i sintomi del cosiddetto "mal di primavera".
La spossatezza primaverile deriva principalmente dalla difficoltà di adattamento al nuovo regime climatico e all'ora legale. Per questo è importante, soprattutto se si soffre già di insonnia e disturbi del riposo notturno, iniziare prima possibile a modificare le abitudini.
Primo su tutti il regime alimentare che dal clima freddo al caldo deve essere cambiato, apportando più liquidi, vitamine e minerali e riducendo i grassi. Una dieta più ricca di frutta e verdure di stagione disponibili in questo periodo potrà sicuramente influire non solo sulla salute ma anche sull'umore.
Inoltre se il problema stagionale è legato alle allergie che peggiorano con i pollini a primavera, sarà bene iniziare per tempo a pulire i filtri dell'aria condizionata, quelli dell'abitacolo dell'auto, controllare il calendario e il meteo per evitare di uscire nelle ore a maggiore concentrazione di allergeni e ridurre più possibile il fumo di sigaretta.
La primavera, nei mesi che vanno da marzo a giugno è un periodo caratterizzato dal senso di rinnovamento e risveglio, tuttavia può comportare la comparsa di alcuni sintomi inversi. Il più diffuso è quello della sonnolenza, non a caso un noto proverbio recita: "Aprile dolce dormire", proprio perchè secondo le statistiche è il momento in cui si dorme meno e ci si sveglia di più durante la notte.
Complice il cambio di orario ma non solo anche l'aumento delle attività all'esterno e la mancata modifica delle abitudini alimentari perchè con un clima più caldo l'organismo fatica maggiormente a smaltire i grassi. Ci sono anche alcuni rimedi naturali che possono aiutare a recuperare velocemente le energie ed evitare l'insonnia.
Ad esempio ridurre la caffeina e i pasti abbondanti la sera, limitare il fumo e l'uso del cellulare prima di coricarsi. Per contribuire a dormire bene si può anche ricorrere alle pratiche di respirazione e meditazione nelle ore precedenti.
Infine, può essere utile integrare nella dieta elementi naturali rinvigorenti e ricostituenti, da assumere al mattino. Come: pappa reale, ginseng, polline d'api, eleuterococco e guaranà, aggiungendo al bisogno anche integratori di vitamine e minerali.