Quanti soldi servono per vivere in Cile? Il Sud America presenta spesso un costo della vita inferiore rispetto alla media europea. Non fa eccezione il Cile, in cui troviamo prezzi molto abbordabili per i prodotti di uso quotidiano.
Accanto al minor costo della vita ci sono però alcuni aspetti potenzialmente negativi. Qui la possibilità di occupazione è decisamente bassa e anche lo stipendio medio è al di sotto degli standard italiani.
Tuttavia il Cile è una nazione ricca di storia, patrimonio culturale e artistico oltre che paesaggi mozzafiato. La popolazione ha poi un grande spirito di ospitalità e vive con maggior leggerezza e tranquillità. Nella maggior parte delle realtà cilene manca la frenesia delle grandi metropoli italiane e per questo motivo lo stress è nettamente inferiore.
Un aspetto da non sottovalutare è la distanza dall’Italia. Chi ha intenzione di trasferirsi in Cile per vivere deve infatti considerare la lontananza dalla propria patria e dagli affetti ancora sul nostro territorio.
Non appare invece un problema la lingua. In Cile si parla spagnolo e anche chi è a digiuno di questa lingua non avrà problemi ad impararla e a farsi velocemente comprendere dalla popolazione locale.
Il reddito mensile netto medio in Cile è di 620 mila peso cileni, che equivalgono oggi a circa 600 euro. Una media che però non tiene conto della differenza tra professioni. Pur essendo la remunerazione decisamente inferiore a quanto si guadagna in Europa, lo stipendio consente comunque di sostenere le spese quotidiane.
Uno dei settori fondamentali per l’economia cilena è l’industria mineraria. Lo stipendio di un geologo è di oltre 6.000 euro al mese, un tecnico esperto percepisce invece circa 4.000 euro al mese.
Un medico specializzato arriva a circa 3.500 euro al mese. Un ingegnere si assesta intorno ai 4.000 euro al mese. Bassissimi gli stipendi nel mondo dell’istruzione. Un insegnante guadagna mediamente 650 euro al mese.
Per avere un’idea della differenza tra i prezzi in Cile rispetto all’Italia occorre riportare alcuni esempi. Si sottolinea che i costi sono indicativi della media della nazione e che in alcune zone meno popolose gli importi possono essere ancor più economici.
La benzina ha un prezzo di circa 1,20 euro al litro ma muoversi attraverso i trasporti pubblici è ancor più conveniente. Il biglietto dell’autobus cittadino costa solo 70 centesimi con l’abbonamento mensile che si attesta intorno ai 35 euro.
Le sigarette costano all’incirca 4,50 euro a pacchetto. Arrivando poi ai generi alimentari troviamo un risparmio di almeno il 50% rispetto agli standard italiani.
La carne di manzo viene commercializzata a 10 euro al chilogrammo. Quella di pollo a 5. Il pane costa poco più di 2 euro al chilogrammo. Per un chilogrammo di riso bianco si arriva a pagare al più 1,40 euro mentre un litro di latte costa qualche centesimo in più di 1 euro.
Il costo di tutti i prodotti ortofrutticoli ha un tetto massimo di 1,60 euro a chilogrammo. Il basso costo delle materie prime si rispecchia anche nella ristorazione. Consumare un pasto completo in un locale di medio livello costa più o meno 20 euro a persona.
La fetta maggiore delle spese per ogni cileno è indubbiamente legata alla casa. Tra affitto e bollette si arrivano a spendere 500 – 600 ogni mese. Il costo dei contratti di locazione è però molto più basso rispetto a tantissime città italiane. Mediamente oggi si può affittare un bilocale a 300 euro al mese in zona periferica o a 450 euro nel centro delle principali città come nella capitale Santiago.
Anche l’acquisto della proprietà di appartamenti è molto vantaggioso. Gli immobili residenziali vengono venduti a circa 2.000 euro al metro quadro e pare non ci sia grande differenza tra centro città e periferia.
Il costo delle utenze basilari di gas, luce e acqua invece ammonta a circa 150 euro al mese.