24 Mar, 2024 - 17:48

Idrogeno verde prodotto con l’elettrolisi e l’energia rinnovabile: il nuovo impianto dell’azienda francese Lhyfe

Idrogeno verde prodotto con l’elettrolisi e l’energia rinnovabile: il nuovo impianto dell’azienda francese Lhyfe

L’idrogeno verde, ottenuto con il processo elettro-chimico dell’elettrolisi dell’acqua alimentato con l’energia elettrica rinnovabile, è un vettore energetico sostenibile.

Per sostenere la transizione energetica dalle fonti fossili alle rinnovabili, necessaria per ridurre le emissioni inquinanti e mitigare gli effetti del cambiamento climatico, l’Europa deve sviluppare un mix energetico sostenibile.

Il vecchio continente, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e sviluppando le tecnologie energetiche sostenibili, potrà ottenere un sistema energetico in grado di garantire elevati livelli di sicurezza energetica e sostenibilità ambientale.

Integrando le fonti energetiche rinnovabili, come il fotovoltaico e l’eolico, con la produzione dell’idrogeno verde, Bruxelles può sviluppare la tecnologia necessaria per ottenere l’indipendenza dalle importazioni energetiche.

L’idrogeno, con emissioni inquinanti nulle generate come sottoprodotti della combustione, è un vettore energetico poliedrico, con grandi potenzialità per sostenere la de-carbonizzazione del settore energetico e industriale.

Inoltre, la produzione dell’idrogeno può essere utilizzata come sistema di stoccaggio elettro-chimico dell’energia rinnovabile.

L’idrogeno verde prodotto con l’elettrolisi dell’acqua, attraverso gli elettrolizzatori alimentati con l’energia elettrica rinnovabile, permette lo stoccaggio elettro-chimico dell’energia generata con le fonti rinnovabili.

La società francese Lhyfe, il gruppo europeo fondato nel 2017 e attivo nella produzione e nella fornitura dell’idrogeno green, realizzerà un impianto da cento megawatt di capacità di elettrolisi per la produzione del vettore energetico sostenibile.

L’infrastruttura energetica, finanziata con centoquarantanove milioni di euro dal governo parigino e sviluppata con il progetto europeo IPCEI – Important Project of Common European Interest HY2 INFRA, permetterà al vecchio continente di compiere un importante passo in avanti verso l’indipendenza dalle fonti energetiche fossili.

L’idrogeno verde, ottenuto con l’elettrolisi dell’acqua attraverso l’utilizzo dell’energia elettrica rinnovabile, permette all’Europa di raggiungere gli obiettivi del Green New Deal e sviluppare un sistema energetico efficiente e sostenibile.

Elettrolisi ed energia rinnovabile, il binomio per la produzione dell’idrogeno verde

La produzione dell’idrogeno verde, con l’elettrolisi dell’acqua realizzata attraverso l’utilizzo dell’energia elettrica generata con le fonti rinnovabili, permette all’Europa di sviluppare un mix energetico efficiente e sostenibile.

Il progetto IPCEI – Important Project of Common European Interest HY2 INFRA, con un investimento di 6,9 miliardi di euro, permette al vecchio continente di sostenere le attività di ricerca, sviluppo e innovazione delle tecnologie necessarie per realizzare una filiera efficiente dell’idrogeno.

L’Europa, attraverso la produzione dell’idrogeno verde con il processo elettro-chimico dell’elettrolisi dell’acqua, potrà ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e ottimizzare l’utilizzo dell’energia elettrica rinnovabile.

Gli impianti di produzione dell’idrogeno green, dotati di elettrolizzatori in grado di garantire una produzione efficiente del vettore energetico, per soddisfare il fabbisogno energetico del vecchio continente dovranno essere realizzati su tutto il territorio europeo.

Con una pipe-line integrata con le infrastrutture energetiche, necessaria per il trasporto e la distribuzione capillare sul territorio del vettore energetico, l’idrogeno potrà essere utilizzato per sostenere la transizione energetica.

I siti di stoccaggio, necessari per immagazzinare l’idrogeno verde ottenuto con l’elettrolisi dell’acqua, permettono di aumentare la capacità di stoccaggio elettro-chimica dell’energia elettrica rinnovabile generata con il fotovoltaico e l’eolico.

Il progetto europeo, realizzando le infrastrutture energetiche per la produzione dell’idrogeno green in Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Slovacchia, permetterà di produrre ogni anno circa seimila tonnellate del vettore energetico.

L’idrogeno verde, prodotto con l’elettrolisi dell’acqua attraverso gli elettrolizzatori alimentati con energia elettrica rinnovabile, permette al vecchio continente di sviluppare un modello energetico efficiente e sostenibile.

Il sito parigino, tra innovazione e sinergia

L’impianto per la produzione dell’idrogeno green, realizzato nella città portuale di Le Havre sulla costa nord-occidentale della Francia, sarà finanziato con un investimento di centoquarantanove milioni di euro dai fondi statali del La République.

L’infrastruttura energetica, situata nei pressi del Grand Canal Du Havre, permetterà di utilizzare l’energia elettrica rinnovabile per produrre l’idrogeno verde con l’elettrolisi dell’acqua.

Gli elettrolizzatori, tramite il processo elettro-litico che separa la molecola dell’acqua in idrogeno molecolare (H2) e ossigeno (O), consentono lo stoccaggio elettro-chimico dell’energia elettrica rinnovabile.

Il sito parigino, pianificato per essere completato entro il 2028 dal gruppo europeo Lhyfe, specializzato nella produzione dell’idrogeno verde attraverso le fonti energetiche rinnovabili, sarà dotato di una capacità di elettrolisi di cento megawatt.

Lo stabilimento francese, con una produzione giornaliera di circa trentaquattro tonnellate d’idrogeno green, permetterà di aumentare l’indipendenza energetica e la capacità di stoccaggio elettro-chimico dell’energia elettrica rinnovabile del vecchio continente.

La scelta del sito geografico individuato, per realizzare il nuovo impianto industriale green, assume anche un’importanza strategica rilevante.

 Realizzando l’impianto per la produzione dell’idrogeno verde in prossimità del sito industriale attivo nella produzione dell’ammoniaca, gestito dal leader globale norvegese Yara, è possibile sviluppare una sinergia tra le due tecnologie energetiche.

La sostenibilità energetica per un futuro green

Il progetto IPCEI – Important Project of Common European Interest HY2 INFRA, sviluppato dalla Commissione Europea per la produzione dell’idrogeno verde, è fondamentale per realizzare una transizione energetica equa dal punto di vista economico e tecnologico.

Con il processo elettro-chimico dell'elettrolisi dell'acqua, alimentato con l’energia rinnovabile e necessario per produrre l’idrogeno verde, si può ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, le emissioni di gas serra e mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

 L'idrogeno verde, oltre a essere un vettore energetico sostenibile, offre anche la flessibilità e l'affidabilità necessarie per integrare, in modo efficace, le energie rinnovabili nel sistema energetico europeo.

Uno dei principali vantaggi offerti dal progetto, oltre alla possibilità di sviluppare un modello concreto per l’indipendenza dalle importazioni energetiche, è la capacità di favorire lo stoccaggio elettro-chimico dell’energia elettrica rinnovabile.

Ciò permette di superare uno dei principali ostacoli delle fonti di energia rinnovabile, in altre parole la loro produzione aleatoria e influenzata dalle condizioni meteorologiche.

L’energia elettrica rinnovabile, prodotta in eccesso rispetto al fabbisogno energetico, può essere utilizzata per alimentare gli elettrolizzatori.

L’idrogeno prodotto, attraverso il processo elettro-chimico, favorisce lo stoccaggio elettro-chimico dell’energia elettrica rinnovabile e l’integrazione del H2 nel sistema energetico europeo.

Il progetto per la produzione dell’idrogeno verde, contribuendo a ridurre la dipendenza dell'Europa dalle fonti energetiche fossili, promuove una maggiore indipendenza energetica e migliora la sicurezza dell’approvvigionamento energetico.

L’idrogeno verde, permettendo di de-carbonizzare il settore energetico e industriale, permette plasmare un modello energetico efficiente e sostenibile.

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Gianni Truini
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