Episodio di violenza oggi 25 marzo a Portici, in provincia di Napoli, avvenuto all’interno di una comunità religiosa. Un 29enne senza fissa dimora, originario del Senegal, ha cercato di convincere con calci e pugni la propria compagna a convertirsi all'Islam.
La ragazza in passato non aveva denunciato le aggressioni dell'uomo, temendo ritorsioni: oggi sono però intervenuti i Carabinieri, che hanno arrestato il 29enne. La sua compagna è stata portata in ospedale.
La recente festività dell'8 marzo ha posto ancora una volta l'accento su quanta integrazione esista in Italia fra chi segue l'Islam e chi invece ha adottato, o vorrebbe adottare, costumi più "occidentalizzanti". Per le donne, poi, la situazione è ancora più delicata per le presunte normative in merito ai codici di abbigliamento imposti dalla religione (ma non indicate in nessun versetto del Corano).
E' in questo modo che si può leggere l'aggressione avvenuta oggi 25 marzo a Portici, in provincia di Napoli. Protagonisti un 29enne senza fissa dimora ed originario del Senegal, ospitato da una comunità religiosa che offriva servizi anche di assistenza. Questi ha cercato di far convertire la propria compagna all'Islam, di 19 anni, picchiandola con calci e pugni.
La ragazza, etiope, già in passato aveva subìto aggressioni simili, ma aveva scelto di non denunciare per paura di ritorsioni. Oggi invece la 19enne si è rivolta ai Carabinieri, allertati anche dagli altri presenti.
Il 29enne è stato arrestato e portato in carcere in attesa di giudizio. La ragazza è stata affidata alle cure dei sanitari: portata all'Ospedale del Mare, le sue lesioni guariranno in 10 giorni circa.