Cos’è la Scala Santa a Roma? La Scala Santa è un luogo di particolare significato per i fedeli cattolici. Secondo la tradizione religiosa infatti si tratta della gradinata percorsa da Gesù per arrivare alla stanza di interrogatorio da parte di Ponzio Pilato e della condanna a morte per crocifissione.
Esistono diverse riproduzioni di Scale Sante in tutto il Mondo, da Gerusalemme a Lourdes senza dimenticare le tante sparse per l’Italia come a Mantova o Siena.
La più rappresentativa però risiede a Roma e secondo la tradizione sarebbe quella autentica percorsa da Gesù Cristo a Gerusalemme e in seguito spostata nella Capitale italiana.
La Scala Santa è composta da 28 gradini in marmo ed è collocata all’interno del Santuario Pontificio a Roma, in piazza San Giovanni in Laterano 14 e quindi in prossimità della Basilica dedicata allo stesso Santo.
Si tratta di un luogo iconico e meta di pellegrinaggio da parte dei fedeli cattolici. Nonostante ci siano moltissime altre Scale Sante sparse in tutto il mondo, la tradizione vuole che quella situata a Roma sia esattamente quella percorsa da Gesù Cristo per arrivare alla condanna capitale da parte di Ponzio Pilato. Per questo motivo fino al Medioevo la Scala era conosciuta anche con il nome Scala Pilati.
Originariamente infatti questa Scala era posta a Gerusalemme, poi trasferita a Roma dal pretorio di Pilato su decisione di Sant'Elena Imperatrice, madre di Costantino I, nel 326.
Venne così collocata all’interno del cosiddetto Patriarchium, un antico insieme di Palazzi Lateranensi che costituivano l’allora sede dei Papi.
Successivamente venne fatta spostare su iniziativa di Papa Sisto V nel 1589 nella struttura dove risiede tuttora. In quell’anno infatti venne edificato il Palazzo Laterano, su progetto dell’Architetto Domenico Fontana. La Scala Santa venne posizionata al centro di questo prestigioso santuario in modo da condurre direttamente al Sancta Sanctorum, ovvero la cappella di San Lorenzo in Palatio, luogo di culto privato del papa e in cui è ancora oggi custodita la pala d’altare Acheropita lateranense.
Nel 1723, Papa Innocenzo XIII decise di coprire i suoi 28 gradini in marmo con una protezione in legno in modo da preservare la struttura dal continuo passaggio di fedeli.
Nel corso dei secoli la Scala ha subito varie opere di restaurazione. Particolarmente significativa è quella svolta dal Laboratorio Restauro Pitture dei Musei Vaticani nel 2012. Nel 2018 sono state sollevate le assi di protezioni in legno ed esposto i suoi gradini per 60 giorni.
Questa opera di restauro ha permesso di individuare i tre segni, rispettivamente sul secondo, undicesimo e ventottesimo gradino, delle tracce di sangue di Gesù. La leggenda vuole poi, che in corrispondenza dell’undicesimo scalino, Gesù cadde e lesionò con il ginocchio il marmo.
Durante ogni venerdì Santo, per tradizione, i fedeli percorrono tutti i 28 gradini che compongono la scala salendo in ginocchio. Si tratta di un atto di estrema devozione che simula la passione di Cristo. Gesù infatti salì più volte quei 28 gradini del palazzo di Ponzio Pilato nel giorno della sua condanna a morte per poi essere crocifisso sul Golgota.
Nel percorrere i gradini, i fedeli si uniscono in profonda preghiera con un preciso ordine per ricevere l’indulgenza plenaria. Ad ogni scalino infatti si deve meditare sul dolore sopportato da Gesù, recitando il Padre Nostro, il Credo, l’Ave Maria e il Gloria.
È possibile visitare la Scala Santa tutti i giorni della settimana, festivi compresi. Per i giorni feriali, le fasce di accesso sono dalle 6:00 alle 13:30 e dalle 15:00 alle 18:30. Nei giorni festivi invece l’unica differenza è l’apertura posticipata alle ore 7:00.
Percorrere la Scala Santa è gratuito. Accedere invece alla Cappella papale Sancta Sanctorum ha invece un costo di 3,50 euro, con riduzione a 3,00 euro per ragazzi di età compresa tra 6 e 18 anni, studenti universitari, over 65 e gruppi di almeno 20 componenti. È possibile acquistare il ticket di ingresso sul canale online di vendita ufficiale.