Il caso Ilaria Salis irrompe anche nel dibattito intorno alle Elezioni Europee, in programma l’8 e il 9 giugno. Il Partito Democratico sembrerebbe intenzionato a proporle una candidatura nelle proprie liste. Un’indiscrezione che non viene confermata ma neppure smentita dai vertici del Pd, ma che viene criticata dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che mette in guardia da una strumentalizzazione politica della vicenda.
Sulla vicenda è intervenuto il senatore Antonio Misiani che commentando le immagini arrivate oggi – 28 marzo- dall’Ungheria, ovvero, di Ilaria Salis condotta in tribunale a Budapest nuovamente in manette e catene, ha dichiarato che il Partito Democratico sta valutando tutti gli strumenti possibili per difendere i suoi diritti.
Rispondendo ad una domanda sulla sorte di Filippo Mosca, il giovane attualmente detenuto in Romania, Misiani ha detto che vanno tutelati i diritti di tutti gli italiani detenuti all’estero.
Il senatore, componente della segreteria del Pd è infine intervenuto sulla questione della candidatura della segretaria Elly Schlein alle Europee.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha criticato l’ipotesi di una eventuale candidatura di Ilaria Salis per il rischio di trasformare il processo in uno scontro politico che potrebbe danneggiarla.
Ha dichiarato il vicepremier in un’intervista a Sky Tg24.
Critico sull’ipotesi di una candidatura della 39enne attivista italiana nelle liste del Pd per le Elezioni Europee anche il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Lucio Malan.