L'ennesimo episodio di violenza familiare arriva da Oristano, in Sardegna. Un uomo è stato arrestato perché, dopo aver preso a calci e a pugni la moglie, ha tentato di strangolarla. Una volta che la donna è arrivata in ospedale, l'uomo ha cercato di aggredirla anche lì, finché non è stato fermato dalle guardie di sicurezza.
L'uomo è stato accusato di tentato omicidio.
Una lite in famiglia quasi terminata con una morte violenta, se non fosse stato per l'intervento dei Carabinieri di Oristano. E' quanto accaduto nella notte di ieri 4 aprile ad Oristano: una donna comincia a litigare con suo marito, l'ultimo litigio in un rapporto già segnato da forti tensioni ma anche di altre violenze da parte del marito verso la donna.
Questi, un operaio agricolo, ha cominciato a picchiare la moglie a calci e a pugni e ha tentato poi di strangolarla con il cavo di un caricabatterie. Scappata via, la donna ha chiamato i Carabinieri, intervenuti sul luogo dell'aggressione insieme al 118.
Ora la donna si trova, insieme a sua figlia, in una comunità protetta.
I sanitari hanno accompagnato la donna all’ospedale San Martino, dove ha ricevuto le prime cure mediche per le lesioni subite. Il marito, non pago di aver tentato di strangolare la donna nella loro casa, ha cercato di aggredirla nuovamente in ospedale.
Una volta giunto lì, l'uomo ha cominciato a dare in escandescenze e a cercare di entrare nell'ambulatorio dove si trovava la moglie. L'intervento delle guardie di sicurezza dell'ospedale ha però evitato che la situazione peggiorasse ancora.
I Carabinieri hanno portato l'uomo in Questura, dove hanno formalizzato l'arresto con l'accusa di tentato omicidio.