L'interesse verso le carriere sanitarie da parte dei giovani in Europa sta registrando una crescita esponenziale, con un'enfasi particolare sulla salute mentale. Questa tendenza è stata evidenziata da una recente indagine condotta da Ipsos per conto della Fondazione Clariane, che opera nel settore della salute attraverso la rete di Korian in Italia. Nonostante la persistente carenza di figure professionali come medici e infermieri, soprattutto nel contesto italiano, il settore sanitario emerge come il terzo ambito lavorativo più desiderato dai giovani europei, preceduto solo dai settori del lusso e dell'educazione.
L'interesse verso il settore sanitario, in particolare per le professioni legate alla salute mentale, riflette una maggiore consapevolezza delle nuove generazioni sulla centralità del benessere psicologico. Circa il 45% dei giovani europei under 20 manifesta la volontà di intraprendere un percorso professionale in ambito sanitario, con un marcato interesse (66%) verso le carriere che si occupano del benessere psicologico ed emotivo.
I giovani italiani mostrano una predilezione leggermente diversa rispetto alla media europea, ponendo in cima alle loro preferenze il settore del lusso (62%) e quello delle telecomunicazioni (61%). Le professioni sanitarie si collocano al di sotto della media europea, con una percentuale del 42%. Tuttavia, anche in Italia, le carriere legate alla salute mentale attirano una significativa attenzione, dimostrando una tendenza generale verso la ricerca di un impatto sociale positivo attraverso il lavoro.
Nonostante l'alto interesse manifestato, i giovani europei e italiani percepiscono alcuni ostacoli nell'accesso alle professioni sanitarie, come la ricerca di un equilibrio tra vita professionale e personale, la flessibilità oraria e un salario adeguato.
La digitalizzazione e l'automatizzazione dei processi, insieme all'introduzione dell'intelligenza artificiale, sono visti come elementi chiave per attrarre i giovani nel settore sanitario. Queste innovazioni offrono la possibilità di ripensare le modalità organizzative e lavorative, aumentando l'efficienza e rendendo le professioni sanitarie più in linea con le aspettative dei giovani in termini di flessibilità e bilanciamento vita-lavoro.
L'indagine di Ipsos sottolinea l'importanza di un dialogo costruttivo tra il settore privato e quello pubblico per affrontare le sfide future del mondo del lavoro sanitario. Investire in formazione e innovazione tecnologica appare essenziale per colmare il divario tra le aspirazioni dei giovani e la realtà attuale delle professioni sanitarie. La crescente domanda di servizi sanitari, accelerata dall'invecchiamento della popolazione e dalla ricerca di una maggiore qualità della vita, richiede un'attenzione particolare alla formazione di professionisti qualificati e motivati.
Tra le professioni sanitarie, quelle legate alla salute mentale sono le più desiderate (66%), seguite dai ruoli paramedici (61%) e dai medici (60%). Le professioni di infermiere e operatore sociosanitario risultano meno attrattive, rispettivamente con il 49% e il 45% delle preferenze.
La scelta di lavorare nel settore sanitario è motivata principalmente dall'utilità sociale del lavoro (84%), dal senso di orgoglio (77%) e dall'opportunità di lavorare in team (72%).
Tra i giovani, c'è un forte desiderio di assistere bambini (78%), persone con disabilità (70%) e anziani (64%).
Tuttavia, esistono anche perplessità legate al carico di lavoro, alle malattie, agli orari irregolari e ai livelli salariali.
In Italia, il 48% dei giovani considera il livello di stipendio un vantaggio significativo, evidenziando simili motivazioni e ostacoli rispetto al contesto europeo, con l'aggiunta della preoccupazione per la durata degli studi necessari per alcune carriere sanitarie.
Andiamo a vedere quali sono i parametri più ricercati dagli under 20 europei, compresi quelli italiani, nella ricerca di un lavoro.
Ecco la top 10 dei settori professionali dove vogliono lavorare i ventenni europei di oggi:
Che lavoro vogliono fare i ventenni italiani di oggi
Ed ecco la top 10 degli under 20 italiani di oggi, che presenta alcune differenze rispetto agli omologhi europei: