Con l’entrata in vigore della patente a crediti, si è ricominciato a parlare di un documento fondamentale e obbligatorio per la sicurezza sul lavoro: il DVR.
Entrato in vigore, ormai, nel lontano 2008, il documento serve per identificare e valutare i rischi presenti in un’azienda. Al suo interno sono riportate alcune informazioni relative ai rischi individuati e analizzati durante la valutazione e, al contempo, le misure da mettere in atto.
Il documento è obbligatorio e, nel testo, ti spiegherò le basi: cos’è e come funziona, a cosa serve, come ottenerlo e quanto costa. Intanto, ti consiglio di vedere il video YouTube di Informa360, che fornisce tutte le informazioni sul documento, in una guida semplice, chiara e alla portata di tutti.
Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) è stato introdotto dall’art. 28 del D.Lgs. 81/08, con l’obiettivo di identificare e valutare i rischi presenti in un’azienda o, in generale, in un’attività lavorativa e a definire tutte le misure per ridurre o eliminare i rischi.
In particolare, il documento è obbligatorio per:
Ovviamente, trattandosi di un obbligato, redigere il documento è obbligatorio anche per evitare di incorrere in sanzioni. Chi non rispetta le norme rischia sanzioni amministrative pari a:
Si rischiano anche sanzioni penali:
Si rischia, infine, la sospensione dell’attività per la mancata redazione del DVR in presenza di situazioni di pericolo immediato per i lavoratori.
Il documento si ispira alla Direttiva 89/391/CEE: si tratta di una direttiva europea che stabilisce le regole comuni per migliorare la sicurezza dei lavoratori di tutta Europa.
In linea generale il documento è obbligatorio per tutti i datori di lavoro con almeno un lavoratore con rapporto di lavoro subordinato, ma anche se hanno:
I lavoratori autonomi senza dipendenti sono esonerati. Ciò non toglie che queste categorie debbano comunque mettere in atto tutte le misure per prevenire i rischi.
Per quanto riguarda, invece, le microimprese, ovvero quelle con meno di 10 lavoratori assunti, possono redigere il documento con modalità semplificate.
Una volta ottenuto, il DVR deve essere debitamente conservato.
Il documento contiene alcune informazioni essenziali. Al suo interno devono essere presenti i seguenti dati:
Il costo del documento è variabile in base al rischio: basso, medio o alto. Infatti, rappresenta la mappatura dei rischi presenti nell’azienda.
Inoltre, sul costo incidono alcuni fattori:
In linea di massima, è possibile fornire una stima dei costi:
Si tratta solo di stime e medie dei costi che potrebbero essere più bassi, ma anche più alti.
Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) è un obbligo introdotto nel 2008 per tutelare la sicurezza nei luoghi di lavoro. Serve a identificare e valutare i rischi presenti in un'azienda, indicando le misure per ridurli o eliminarli.
È obbligatorio per tutti i datori di lavoro con almeno un dipendente, ma anche per collaboratori, tirocinanti e autonomi. La mancata redazione del DVR può comportare sanzioni amministrative e penali.
Il costo varia a seconda del rischio, della dimensione aziendale e delle attrezzature, con stime tra 200 e 500 euro.