Una politica che sia più attenta alle esigenze degli imprenditori e un fisco che sia giusto e non "amico".
Il segretario nazionale di Alternativa Popolare, Stefano Bandecchi, rispondendo alle domande dei giornalisti - durante la tappa calabrese della sua campagna elettorale per le Elezioni Europee dell'8 e 9 giugno - tocca uno dei temi principali del suo programma politico, ovvero, il futuro e le prospettive dell'impresa in Italia.
A parlare non è solo il politico, ma anche l'imprenditore che quotidianamente vive le stesse difficoltà di tante imprese e di tanti imprenditori che lavorano e sperano di continuare a produrre nel proprio paese.
In Calabria per la campagna elettorale per le Elezioni Europee, Stefano Bandecchi, è ritornato sul tema della pressione fiscale e delle difficoltà attraversate dagli imprenditori che vogliono fare impresa in Italia e che non trovano sostegno nelle politiche poste in essere dall'attuale Governo.
La politica è sbagliata, se il Presidente del Consiglio arriva a dire che c'è l'evasione fiscale di sopravvivenza io non voglio lavorare in una nazione così. Io non voglio rubare voglio lavorare normalmente.
ha detto Bandecchi che, poi, ha sottolineato:
Hanno fatto il fisco amico, che vuol dire, a me devi fare il fisco giusto. Qui non c'è una cosa che va dritta.
Il leader di Alternativa Popolare sottolinea la necessità che la politica riprenda ad occuparsi dell'impresa, vero motore del Paese e auspica altri imprenditori come lui scendano in campo per portare avanti le istanze di un settore in affanno.
Bisogna che la politica guardi al mondo dell'impresa. Chi ci rappresentava a livello politico non c'è più, allora c'è bisogno che qualcuno ci rappresenti. Penso e spero di convincere altri imprenditori come me a fare politica.