Elezioni Europee 2024, a piccoli passi ma spediti, veloci, sempre costanti e con il vento in poppa. C'è ancora tanta strada da fare, ma quella che sta percorrendo il segretario nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi è di livello. Reale, crescente e vera, nel senso che si tocca con mano.
E incute timore, ma non paura per chissà quale idea strampalata, no il timore è quello che stanno provando giorno dopo giorno gli avversari politici perché stanno cominciando a capire che Stefano Bandecchi fa sul serio. E quando dice che lavora, parla e si confronta con la gente, tra la gente e per la gente è qualcosa che sta accadendo nel vero senso della parola
Quanto sta avvenendo è qualcosa d'incredibile, ancora non si riesce a toccare con mano come si vorrebbe, ma da alcuni sondaggio che vengono fatti ogni giorno quasi dagli avversari c'è qualcosa che cresce e che si sta sviluppando sempre di più. Da alcuni rumors che si stanno registrando in Umbria, ma non solo, c'è la consapevolezza tra gli avversari che Alternativa Popolare non è più un bluff, ma qualcosa che sta diventando concreto e vero.
Si vocifera, ad esempio, che dal centro-destra si prova ad alzare la voce perché l'attuale presidente della Regione Umbria Tesei, ad esempio, abbia avuto un piccolo crollo di quasi il 10% dei sondaggi, cosa che sta accadendo anche ad altri, mentre invece Alternativa Popolare è in grande crescita e si assesta, almeno per il momento, al 17% in Umbria. E con la sensazione, dicono direttamente dal centro-destra voci di corridoio preoccupate (molto preoccupate) che possa crescere ancora di più.
Ma non è tanto una sorpresa, anche perché la città di Terni, in nemmeno nove mesi dall'elezione di Stefano Bandecchi, ne è la dimostrazione più lampante di quello che vorrebbe fare il segretario nazionale di Alternativa Popolare per l'Italia. Un modello da esportare e da condividere a livello non tanto politico ma di cose da fare e che si sono già fatte. Di situazione incancrenite da anni che in pochi mesi si sono, non solo cominciate a fare, ma quasi finite.
Di soldi che, all'improvviso e con il lavoro, sono stati trovati nelle somme residue del bilancio di Terni. Denaro che c'è sempre stato, ma che nessuno trovava mai, forse perché era più semplice fare debito e chiedere prestiti alle banche, che stare ore e ore a studiare e spulciare i bilancio per trovare risorse che bastava cercare meglio e con impegno.
Ecco quello che si sta facendo a Terni e che si vorrebbe fare in Umbria a livello regionale e in Italia a livello nazionale col tempo e con la voglia di cambiare le cose in modo radicale. Una rivoluzione culturale e moderata. Di quelle che non si vedevano da anni anzi che, forse, non si sono mai viste. Ed è questo quello che la gente sta vedendo e sta iniziando a capire. Stefano Bandecchi vuole gestire da "buon padre di famiglia" il patrimonio nazionale italiano che è ricco, ricchissimo di risorse e di persone che non ce la fanno più a soffrire, ma sono pronte a rimboccarsi le maniche per rimettere a posto il Belpaese. "Stefano Bandecchi è il miglior amico che si vorrebbe avere", dice il vice-Sindaco di Terni e candidato alla Regione Umbria Riccardo Corridore. Il migliore amico è uno che non ti tradirebbe mai, al quale saresti disposto a dare fiducia totale.