La 32° giornata di campionato che si è aperta venerdì sera, si chiuderà con le due partite in programma domani. Prima il match tra Fiorentina e Genoa e poi quello tra Atalanta e Verona. Al Franchi arriverà la squadra di Gilardino, ma la viola deve fare in modo di ritrovare brillantezza e magari portare a casa un punteggio pieno, anche per ricevere la giusta energia in vista del match di ritorno dei quarti di finale di Conference League. Per commentare il match, Fiorentina-Genoa, Lulù Oliveira, che ha vestito la maglia viola per tre stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Archiviato l'impegno in Conference League, adesso la Fiorentina dovrà tornare a pensare al campionato. Appuntamento al Franchi domani pomeriggio, con fischio d'inizio alle ore 18:30: a Firenze arriva il Genoa di mister Giardino. Il grifone è cresciuto nel corso della stagione ed è una squadra molto temibile, anche perché sono parecchi i giocatori che vogliono continuare a mettersi in mostra anche per questioni di mercato. La viola in questo momento non brilla, e potrebbe avere già la testa al match di ritorno contro il Viktoria Plzen, ma non deve commettere l'errore di sottovalutare i rossoblù. Per commentare il match della 32° giornata di campionato, Fiorentina-Genoa, Lulù Oliveira, che ha vestito la maglia viola e club a cui è rimasto particolarmente legato, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Nella partita di Conference League ti aspettavi qualcosa di più dalla Fiorentina?
"Credo che la Fiorentina, non perdendo, abbia fatto comunque qualcosa di importante. Questo deve essere il punto di partenza per poi affondare il colpo quando giocheranno al Franchi, giovedì prossimo. È chiaro che per passare il turno servirà una prestazione diversa. Sono abbastanza fiducioso, perché mi sembra che il Viktoria Plzen non sia una squadra troppo temibile. Poi è chiaro che bisognerà fare attenzione, perché nel calcio può succedere di tutto. In ogni caso ho la speranza di vedere la viola in semifinale".
Prima del match di ritorno contro il Viktoria Plzen, però, la Fiorentina dovrà affrontare il Genoa. Gara difficile?
"In campionato sono tutte partite difficili. Il Genoa è comunque una squadra di livello, che gioca un buon calcio e che dispone di grandi talenti. La Fiorentina sta cercando di trovare la sua posizione e di raggiungere anche quest'anno l'Europa. Non ci dobbiamo dimenticare che questa squadra sta lottando su tutti e tre i fronti: in campionato per arrivare tra le prime otto, in Coppa Italia per la finale e in Conference League per andare avanti. Questo vuol dire che parliamo di un club che sta facendo molto bene e che in questi anni ha avuto una crescita esponenziale".
Il percorso europeo e quello in Coppa Italia, rischiano di togliere energie alla Fiorentina in campionato? C'è la possibilità che in maniera strategica si decida di lasciare indietro la Serie A?
"Quando una società ha una rosa ampia, può decidere di lottare e puntare su ogni obiettivo. Credo che prima di tutto la Fiorentina debba pensare a raggiungere una posizione migliore in campionato, per poter giocare in Europa anche il prossimo anno. Poi è evidente che andare in fondo in Coppa ti consentirebbe di raggiungere anche questo traguardo, in un unico colpo e vincere un trofeo".
Gilardino è un allenatore giovane, di cui si parla molto bene. Che cosa ti preoccupa di più del Genoa?
"Il Genoa è una squadra che gioca un buon calcio, e Gilardino può contare su giocatori importanti. Lì davanti c'è Retegui, che sta facendo tanti gol e si sta consacrando, ma non solo lui. La cosa importante per il match di domani è che entrambe le squadre possano giocarsela al massimo, a viso aperto, non solamente in Europa, come ci hanno fatto vedere in questi giorni in Champions League, ma in ogni competizione. Sono sicuro che a Firenze sarà una bella partita".
Pensi che alla Fiorentina manchi ancora un grande attaccante, oppure Belotti ti piace?
"Purtroppo alla Fiorentina manca un grande attaccante ormai da anni. Gli servirebbe qualcuno che fa la differenza, che garantisca 20 gol a stagione. Questo club invece punta sempre ai giovani, e questo mi trova anche d'accordo, e gli dà la possibilità di crescere sempre di più. Detto questo, però, Belotti è un giocatore importante e mi dispiace soltanto che sia arrivato a metà campionato. Sarebbe stato diverso se Italiano lo avesse avuto a disposizione dall'inizio dell'anno e sono sicuro che, con qualche gol in più, oggi la Fiorentina occuperebbe una posizione in classifica diversa. In ogni caso non ci dobbiamo dimenticare che, oltre al Gallo, la viola ha giocatori importanti lì davanti e mi dispiace che Nzola non sia riuscito ad affermarsi. Purtroppo non sta facendo quello che tutti ci si aspettavano da lui, ma non è sempre facile quando si cambia squadra".
Il percorso di Italiano ormai è finito? Il modo migliore per chiudere il ciclo sarebbe con un trofeo?
"Quando un allenatore fa un discorso simile a quello che ha fatto lui, vuol dire che ha già qualcuno dietro. Lui vorrà sicuramente chiudere portando qualcosa di importante a Firenze e per questo proverà a vincere una Coppa, che sarebbe molto importante anche per la sua carriera".