I biocarburanti ottenuti dalla lavorazione degli oli vegetali esausti, considerati come vettori energetici sostenibili prodotti attraverso la raffinazione e la lavorazione della materia prima proveniente dal settore della ristorazione e dalle industrie alimentari, permettono di sviluppare un modello di mobilità sostenibile caratterizzato da emissioni inquinanti ridotte.
Dai dati pubblicati nel 2023 dall’EEA – European Environment Agency, l’agenzia europea con sede a Copenaghen, in Danimarca, attiva nella raccolta e nell’elaborazione dei dati per il monitoraggio ambientale, il settore dei trasporti è responsabile di circa un quarto delle emissioni di anidride carbonica globali.
Per sostenere la transizione energetica, necessaria per ridurre progressivamente le emissioni inquinanti e mitigare gli effetti del cambiamento climatico, è fondamentale decarbonizzare il settore dei trasporti.
Tuttavia, per riqualificare energeticamente un settore tanto strategico quanto indispensabile come quello della mobilità, è essenziale sviluppare tecnologie energeticamente ed economicamente sostenibili.
I processi industriali che permettono di produrre biocarburanti, trasformando i rifiuti organici e di origine vegetale in vettori energetici sostenibili, consentono di valorizzare energeticamente i residui in nuova materia prima e creare una micro-economia sostenibile.
Caratterizzati da una flessibilità d’utilizzo tipica dei combustibili fossili, potendo essere integrati efficacemente nel territorio con la rete di distribuzione esistente e con un basso impatto ambientale in termini di emissioni inquinanti generate come sottoprodotti della combustione, i biocarburanti permettono di plasmare una nuova era green per i trasporti.
La collaborazione tra il Gruppo HERA, la società italiana multi - utility attiva nel settore energetico, delle telecomunicazioni e dei servizi idrici e ambientali e la multinazionale francese Elior Group, leader nella ristorazione collettiva e nella gestione dei catering, ha permesso di produrre biocarburanti attraverso la raffinazione degli oli vegetali esausti indispensabili per ridurre le emissioni inquinanti con la mobilità sostenibile.
La partnership tra il Gruppo HERA ed Elior Group, attraverso la produzione di biometano ottenuto dalla valorizzazione energetica degli oli vegetali esausti ottenuti dal settore della ristorazione, ha permesso di aprire un nuovo orizzonte per la mobilità sostenibile e la riduzione delle emissioni inquinanti.
Dalla cooperazione avviata nel 2022 tra la società multi - utility italiana, con sede legale a Bologna e attiva nel comparto energetico e dei servizi idrici e ambientali, e la multinazionale francese con esperienza nel settore della ristorazione e presente in Italia dopo l’acquisizione nel 1999 della Ristochef, è emerso un connubio perfetto tra innovazione energetica e gestione sostenibile dei rifiuti.
Attraverso il progetto HOVE, che permette di realizzare un modello di economia circolare in grado di valorizzare gli oli esausti di origine vegetale da rifiuti in nuova materia prima, le due società hanno realizzato una sinergia tra il settore della ristorazione e il comparto energetico.
Nel 2023, con la raccolta di quattordici tonnellate di olio esausto da ottantotto cucine presenti nella rete gastronomica di Elior Group, è stata avviata la cooperazione societaria.
Trasferita negli impianti industriali della multi - utility italiana, la materia prima vegetale di scarto è stata sottoposta a processi necessari per la preparazione al ciclo di raffinazione.
Con il trasferimento in una bioraffineria, indicato come un impianto industriale specializzato nella trasformazione di materie prime di origine biologica come biomasse e oli vegetali esausti, è stato possibile ottenere quattordicimilatrecento litri di biocarburante HVO – Hidrotreated Vegetable Oil.
La collaborazione tra le due società, attraverso la raccolta e la valorizzazione dell’olio vegetale di scarto da rifiuto a nuova materia prima e il ruolo strategico della bioraffineria per sostenere un modello di bio-economia sostenibile, ha permesso di ottenere un biocarburante fondamentale per valorizzare la mobilità sostenibile e ridurre le emissioni inquinanti.
L’esperienza maturata dal Gruppo HERA nel settore energetico, con una vasta rete aziendale per la ricerca e lo sviluppo, ha permesso alla multi - utility italiana di sviluppare un processo sostenibile in grado di trasformare e valorizzare il rifiuto organico in carburante rinnovabile, essenziale per la transizione energetica.
Nell’impianto industriale di Sant’Agata Bolognese del Gruppo HERA, attraverso il trattamento e la raffinazione di cinquecentododici tonnellate di rifiuti organici raccolti dalle cucine della rete di ristorazione della multinazionale Elios Group, si possono produrre ogni anno quarantamila metri cubi di biometano fondamentali per la decarbonizzazione del settore dei trasporti pubblico e privato.
L’impianto, realizzato con un investimento di trentasette milioni di euro e inaugurato a ottobre del 2018, è il primo sito industriale costruito da una società multi - utility per la produzione di biometano ottenuto dalla lavorazione dei rifiuti organici, derivati dalla raccolta differenziata.
Il vettore energetico prodotto, oltre a consentire di sviluppare un’economia circolare basata sul recupero, riciclo e la valorizzazione dei rifiuti organici vegetali del settore della ristorazione, ha permesso di ridurre di ottanta tonnellate le emissioni inquinanti di anidride carbonica.
Il biometano prodotto, riducendo complessivamente l’impatto ambientale dei rifiuti organici, può essere integrato nella rete di distribuzione per il carburante destinato alla mobilità pubblica e privata.
La partnership tra il Gruppo HERA, la società multi – utility italiana attiva nel settore energetico, delle telecomunicazioni e dei servizi ambientali e la multinazionale Elior Group, leader nella ristorazione collettiva e presente nel mercato italiano dal 1999 dopo l’acquisizione di Ristochef, rappresenta un progresso rilevante per un futuro caratterizzato dalla sostenibilità dei trasporti.
Con la produzione di biocarburanti, ottenuti dal riciclo e dalla valorizzazione dagli oli vegetali esausti e dei rifiuti organici, si possono ridurre le emissioni inquinanti e promuovere un modello di economia circolare per la transizione verso fonti energetiche rinnovabili.