La delusione dello 0-0 della Fiorentina contro il Viktoria Plzen a Praga rimane, nei tifosi così come a Mauro Bressan. Una partita, quella relativa ai quarti d'andata di Conference League, sulla carta abbordabile, dove però la Viola non è riuscita ad imporsi come molti si aspettavano: "E' stata una prestazione mediocre, ma rimango fiducioso".
L'ex centrocampista Viola, infatti, non dubita della superiorità della squadra di Italiano, anche se la mancanza di continuità è stato da inizio stagione un cruccio che non è mai sparito. Lo dimostrano gli alti e bassi in campionato, così come il costante problema in zona d'attacco; ma nonostante questo la Fiorentina può ancora dire la sua in Europa e anche in Coppa Italia.
Vincere, per poi pensare al futuro, con Vincenzo Italiano che con ogni probabilità non farà parte di esso, con Mauro Bressan che in esclusiva a Tag24 ha confessato chi gli piacerebbe vedere sulla panchina della Fiorentina la prossima stagione.
Vietato replicare lo 0-0 di Praga. All'Artemio Franchi l'obiettivo è solo uno, ovvero la vittoria per Mauro Bressan. E convincente anche.
D: Cosa ti aspetti con il Viktoria Plzen?
R: Dopo la prestazione mediocre di Praga, la Fiorentina ha tutte le potenzialità per fare sua la partita di ritorno. Anche contro il Genoa ho visto in alcuni momenti una buona prestazione, anche se in Conference è la partita più importante insieme alla Coppa Italia con l’Atalanta; la speranza è che la Viola possa mettere in campo tutta la buona volontà per poter andare avanti.
D: Non provoca rabbia vedere come la Fiorentina, anche in partite abbordabili, non riesca a mostrare la sua vera potenza?
R: Il problema è stata la continuità. Italiano ha dato alla squadra un bel gioco, ma per fare quel salto ed essere una grande squadra bisogna che i giocatori diano continuità, questo fa la differenza. E’ un percorso che si fa con i giocatori, per far sì che si ottengano risultati con continuità.
D: Ma ce l’ha la mentalità europea questa squadra?
R: L’esperienza ce l’ha; l’anno scorso era in finale, quest’anno siamo lì vicino. Più si gioca in Europa più si acquisisce mentalità per diventare top in Italia, ma i giocatori hanno il grosso del lavoro, poi toccherà vedere chi verrà confermato anche l’anno prossimo. Intanto testa al Viktoria, sperando che poi possano andare avanti.
D: Sei fiducioso che la Fiorentina possa arrivare in finale?
R: Un passo alla volta, intanto sono fiducioso per domani. Sono convinto che ci sarà voglia di dare tutto, anche se a volte può non bastare, ma bisogna scendere in campo convinti.
Mauro Bressan si è poi soffermato sul problema del gol della Fiorentina, dicendo la sua anche sul futuro della panchina Viola, dato che le strade tra il club e Vincenzo Italiano si divideranno con ogni probabilità.
D: Rimane sempre un pizzico di dubbio, come in attacco dove non si segna. È un problema di individualità oppure Italiano non sta riuscendo a trovare la formula giusta?
R: Il gioco di squadra c’è, poi devono essere i giocatori a fare la differenza. Sugli esterni la Fiorentina gioca, ma se mancano questi, poi viene a meno anche una potenza di fuoco. La squadra gioca, ma l’attaccante deve essere bravo ad essere freddo sotto porta. E’ un demerito individuale piuttosto che un problema di gioco.
D: Italiano probabilmente non rimarrà l’anno prossimo. C’è un nome che ti stuzzica al suo posto?
R: Mi piacerebbe un giovane rampante come Palladino. Si parla di De Zerbi, anche se difficile, ma il punto è questo: un giovane capace di avviare un progetto importante.