Il Cagliari, e la Sardegna, sono rimasti dolci ricordi nel soffitto del cuore di Mario Ielpo. Anche perchè sei anni (1987-1993) non si cancellano con un colpo di spugna, si solidificano nell'animo, ciò che è successo al portiere-avvocato. 205 presenze, numeri importanti, così come importante il lavoro che sta portando avanti Claudio Ranieri.
Una risalita importante quella della sua squadra, che si è lasciata alle spalle (momentaneamente) la zona retrocessione, frutto di un lavoro certosino da parte del tecnico di Testaccio. Su cui Ielpo non ha mai avuto dubbi. Lo conosce, ci ha lavorato insieme dal 1988 al 1991, fu in questo periodo che scoprì l'arma segreta di Sir Claudio: "E' un motivatore, riesce a convincerti del lavoro che fa. E tu lo segui, inevitabilmente".
Ciò che sta succedendo anche adesso, a parlare sono i fatti, con Mario Ielpo che in esclusiva a Tag24 non ha dubbi: a prescindere da retrocessione o meno, il futuro del Cagliari deve essere nel segno di Claudio Ranieri.
Un inizio di stagione non da buttare, poi svariati passi falsi che avevano portato addirittura Ranieri a presentare le dimissioni da tecnico del Cagliari. Quel pezzo di carta venne strappato in mille pezzi dal presidente Giulini. Un gesto che voleva poter dire solo una cosa: "E' la tua squadra". Con i risultati che alla fine sono arrivati: 8 partite per un totale di 13 punti, frutto di 3 vittorie, 4 pareggi ed una sola sconfitta. La ciliegina il 2-2 di San Siro contro l'Inter. Sì, numeri da salvezza per Mario Ielpo.
D: Il lavoro di Ranieri sta funzionando, ora si ritrova in acque più tranquille. Ti aspettavi una risalita del genere?
R: Si, conoscendo Claudio me l'aspettavo anche più netta. Mi viene in mente il rimontone contro il Frosinone (da 3-0 per i ciociari a 4-3 per i sardi nel segno di Pavoletti): lo sentii al telefono e gli dissi: "Questa è la svolta". Invece in mezzo un'altra ricaduta, che però non ha intaccato il gruppo, che si è ritrovato con l'obiettivo di risalire. La verità è che mister Ranieri ci sa fare, riesce a fare rendere la squadra al 100% delle sue possibilità.
D: Paradossalmente la richiesta di dimissioni, non accettate dal presidente Giulini, è stata la scintilla.
R: Ha sbloccato la situazione, è stato uno stimolo per l'orgoglio della squadra. Che ha dovuto far fronte anche ad alcune situazioni, come ad esempio l'infortunio di Lapadula che sicuramente non ha aiutato. Ma Ranieri non si fa abbattere da queste situazioni, cerca sempre di trovare la soluzione più adatta.
Se il Cagliari può sperare nella salvezza deve ringraziare Claudio Ranieri. Questo il pensiero di Mario Ielpo, che non ha dubbi sul futuro: avanti con lui in panchina. Con salvezza o meno.
D: Dov'è che ha lavorato meglio Ranieri per riuscire a risalire in classifica?
R: Non saprei dire cosa nel dettaglio, ma su un fatto non ho dubbi: è un motivatore. Ho lavorato con lui, e ha sempre creduto in quello che faceva. E riusciva a convincere gli altri del fatto che il suo lavoro avrebbe portato dei risultati. Sa fare gruppo.
D: Futuro targato Ranieri a prescindere da salvezza o meno?
R: Per me assolutamente sì, di meglio non potrebbe trovare il Cagliari. Ma le motivazioni del mister non bastano, servono anche cose concrete. Ai sardi manca sempre qualcosina per completare l'opera, per rimanere in Serie A con continuità. I rossoblù rappresentano un popolo che meriterebbe di rimanere sempre in massima serie. Bisogna stabilizzarsi con un progetto solido.