Cos’è il Test di Galleri? Il Test di Galleri segna un ulteriore importante passo in avanti nel percorso contro il cancro. Ha un approccio rivoluzionario ed è in grado di eseguire diagnosi di cancro senza la necessità di esami invasivi.
Dopo la fase di sperimentazione attuata nel corso del 2023, oggi si hanno notizie di un suo reale utilizzo nel campo della prevenzione.
Il Test di Galleri è una nuova tecnica diagnostica sviluppata dall’azienda farmaceutica californiana Grail.
Durante la fase di sperimentazione nei laboratori della sede nella città di Menlo Park le informazioni sul test erano solo parziali. Oggi, anche grazie ad un articolo apparso sul Washington Post, l’argomento torna in auge con maggiori dettagli.
Concluso il periodo di perfezionamento, l’azienda avrebbe permesso l’utilizzo del test nel campo della prevenzione dei tumori. In particolare sarebbero già diversi i pazienti che si sarebbero sottoposti a questo esame per diagnosticare eventuali tipologie di cancro.
Il Test di Galleri infatti potrebbe segnare un punto di svolta nell’individuare la presenza di cancro e aumentare così la possibilità di sopravvivenza.
L’azienda farmaceutica Grail sostiene che il suo test sia in grado di rilevare ben 50 tipi differenti di cancro, molti di essi con un’incidenza di mortalità davvero elevata. Va da sé dunque che sottoporsi a tale esame risulta senza dubbio efficace per l’enorme vantaggio di non dover ripetere altri test specifici per le varie forme di cancro.
Se non bastasse questo aspetto positivo, il test di Galleri risulta veloce e non invasivo. Basta infatti un semplice prelievo di sangue e darà il risultato in pochissimo tempo.
Il paziente perciò non dovrà sottoporsi a lunghi e scomodi esami clinici né ripetere le operazioni di analisi in fasi diverse.
Per fornire la diagnosi di cancro il test di Galleri utilizza un sequenziamento di nuova generazione (NGS) e algoritmi di machine learning.
Per supportare la validità del test, nel Regno Unito è stata condotta un’ampia sperimentazione. Sono state infatti coinvolte 5.400 persone tra Inghilterra e Galles, con un’età media di 62 anni. Tutti pazienti presentavano un quadro sintomatologico generico, con perdita di peso, problemi intestinali, perdite di sangue vaginale post-menopausa e rettale.
A 368 di loro era già stato diagnosticato un cancro attraverso biopsie o ecografie. Lo scopo della sperimentazione era dunque valutare come il Test di Galleri si potesse distaccare dai dati forniti dalle procedure standard di diagnosi del cancro. Ebbene 323 dei casi sono stati confermati con successo anche dalla innovativa modalità. Solo il 2,5% delle volte il test ha dato esito negativo nonostante il paziente fosse realmente malato.
Occorre poi evidenziare come la precisione di diagnosi aumentasse proporzionalmente con l’età del paziente e ovviamente con il livello di gravità del cancro.
Analizzando i risultati infatti emerge come il Test di Galleri abbia mostrato un’attendibilità solo del 24,2% nel caso di tumore al primo stadio, fino ad arrivare ad una precisione superiore al 95% per un tumore al quarto stadio.
Nell’85% degli esiti positivi, il test ha anche correttamente formulato l’origine del tumore. Tra le diagnosi più frequenti ci sono state quelle di cancro al colon-retto, polmonare, uterino, esofago-gastrico e alle ovaie.
Gli esperti di diagnosi tumorale però ammoniscono circa la possibilità di estendere il test di Galleri in larga scala. Oltre ad essere uno strumento ancora in via di perfezionamento, questo esame non deve essere inteso come sostitutivo di altre procedure diagnostiche classiche.
Piuttosto può essere un valido indizio dell’insorgenza di un cancro, con il vantaggio di un’indagine di tipo non invasiva, ma che dovrà essere accertata tramite metodi di diagnosi standard come biopsie, TAC ed ecografie.
Il direttore del dipartimento per la lotta al cancro nel Regno Unito, il professor Peter Johnson, ha evidenziato come il test di Galleri possa essere fondamentale nella diagnosi precoce e che potrà salvare così migliaia di vite.
Il servizio sanitario nazionale britannico (NHS) sostiene la diffusione del test per incrementare l’attività di diagnosi precoce. Il consiglio dato a tutti i medici di base e specialisti è quello di prescrivere tale esame per i propri assistiti.
Nei prossimi mesi inoltre, sempre nel Regno Unito, sarà messa in atto una nuova campagna di sperimentazione con l’obiettivo di valutare la possibilità di rilevare tumori nascosti in soggetti completamente asintomatici.