Tre punti al Ferraris contro il Genoa che permettono alla Lazio di riavvicinarsi alle zone europee, nel segno del "carattere", secondo Fernando Orsi. Quello che l'ex portiere ha sempre avuto ogni qualvolta scendeva in campo per difendere la porta biancoceleste, centoventicinque presenze che non si dimenticano. Ha sempre volato Nando, senza paura di arrivare vicino al sole. Ecco perchè adesso vede una Lazio volitiva e nuovamente vicina alle zone nobili, ma "un'eventuale Europa League non porterebbe la stagione ad essere positiva".
Si procede passo dopo passo però, adesso l'obiettivo è cercare di fare l'impresa in semifinale di Coppa Italia contro la Juventus (all'andata finì 2-0), ma per far si che ciò avvenga serve una cosa: che l'attacco torni ad essere pericoloso. "Castellanos vede poco la porta", afferma Fernando Orsi, che in esclusiva a Tag24 ha detto la sua anche su Luis Alberto, andando controcorrente alle recenti parole dello spagnolo.
Cinque partite per provare a conquistare un'Europa fino a poche settimane fa irraggiungibile. La Lazio ci vuole provare fino all'ultimo, sta cominciando ad entrare nel Tudor pensiero secondo Fernando Orsi, anche se per l'ex portiere biancoceleste l'Europa League sarebbe solo una magra consolazione.
D: Torna ad essere un pò più vicina la speranza europea?
R: Le carte in tavola cambiano. Con l'arrivo di Tudor la squadra si è data una nuova struttura caratteriale e psicologica, quella che mancava con Sarri. Non perchè la responsabilità fosse di quest'ultimo, ma forse perchè la squadra aveva mollato nell'assimilazione dei dettami tattici. Ora c'è entusiasmo, mi sembra che le cose vadano meglio, ma non è che il campionato possa dirsi positivo se alla fine vai a conquistare l'Europa League. Sta di fatto che contro il Genoa abbiamo visto una squadra concentrata.
D: E' una Lazio che sta cominciando a capire Tudor?
R: Gioca in maniera diversa, dentro ci mette anche un pò di possesso palla che aveva prima con Sarri. E' chiaro che mancano alcune cose: la pressione è giusta, ma mancano le azioni da gol, il problema è importante. Tudor dovrà lavorare su questa situazione, l'obiettivo più bello sarebbe quello di vedere ribaltare il 2-0 dell'andata contro la Juventus in coppa Italia, ma vedendo ciò che succedeva con Sarri prima e con Tudor adesso, di azioni pericolose se ne creano poche.
D: Problema di interpreti, con riferimento a Castellanos, o di modo di giocare?
R: Tra Immobile e Castellanos c'è una bella differenza. L'argentino si impegna tanto, ma vedo poco la porta e calcia anche meno. In queste ultime partite se hai un Immobile al 100% si potrebbe provare con lui per vedere cosa possa uscire fuori. Lui spesso si crea le azioni, ma la produzione offensiva nel suo insieme sta mancando; gli esterni devono essere più propositivi, i centrocampisti devono andare più dentro.
La vittoria contro il Genoa per 1-0 è arrivata grazie all'asse Felipe Anderson-Luis Alberto. Già, i due più discussi di quest'ultima settimana, al Ferraris hanno mostrato impegno a fiotti. Ma è nei confronti del Mago che Fernando Orsi va controcorrente.
D: Felipe Anderson e Luis Alberto, i più discussi dell'ultima settimana, protagonisti della vittoria contro il Genoa e dell'azione che ha portato al gol dello spagnolo.
R: Le parole dei giocatori sono in contrapposizione con quella che è la loro professionalità. Fino al 30 giugno loro onoreranno la maglia; anzi, non sono nemmeno così sicuro che Luis Alberto vada via, visto il carattere istintivo capace che cambi idea. Anche perchè con altri tre anni di contratto è difficile andare via a zero.
D: Contro la Juventus c'è speranza?
R: Servirebbe il secondo tempo della Lazio a Genova e il primo tempo della Juventus contro il Cagliari. Non penso però che la Juventus arrivi a sbagliare due partite consecutive, anche perchè la Coppa Italia è l'unico obiettivo rimasto.