L'idea di fondo è tanto semplice quanto forte: la Lega Serie A non sa quando aiutare i propri club ad avere successo nelle competizioni europei, anzi li ostacola con decisioni cervellotiche. E' quanto afferma l'ex presidente della Roma Rossella Sensi in un post sul suo profilo Instagram.
Sensi critica la decisione che ha piazzato gli ultimi 15 minuti di Udinese-Roma il 25 aprile, dando ai giallorossi meno tempo rispetto al Bayer Leverkusen di preparare la semifinale di Europa League. E' grazie alla Roma se l'anno prossimo ci saranno 5 squadre italiane in Champions League: quindi perché riempirle la settimana con un altro impegno?, si chiede Sensi.
La risposta è semplice: perché la Roma "non è mai stata tutelata dalle istituzioni".
I voti contrari alla riunione d'emergenza organizzata oggi 20 aprile in Lega calcio ha stabilito che gli ultimi 15 minuti di Udinese-Roma si giocheranno il 25 aprile. La gara era stata sospesa al 70° circa a causa di un malore occorso al difensore giallorosso Evan N'Dicka, accasciatosi al suolo dopo un colpo ricevuto in petto.
Si temeva un infarto, ma fortunatamente così non è stato. 25 aprile significa per la Roma avere meno tempo del Bayer Leverkusen per preparare la semifinale di Europa League e contro questa decisione ha fatto sentire la propria voce da tifosa Rossella Sensi, ex presidente della Roma.
Il suo post su Instagram stigmatizza la poca propensione della Lega Serie A di lavorare insieme e di capire le esigenze di una squadra che, con i suoi risultati europei, ha permesso all'Italia di avere 5 squadre nella prossime edizione della Champions League. Per Sensi le riforme tanto pubblicizzate rimangono quindi lettera morta:
Come suggerisce la stessa Sensi, il fatto che N'Dicka si sia quasi subito ripreso dopo il colpo ricevuto durante la gara contro l'Udinese ha reso più "urgente" lo stabilire il prima possibile una data per finire la partita contro i friulani. La squadra giallorossa, così, avrebbe già metabolizzato lo spavento per l'incidente di gioco occorso al forte difensore ivoriano:
L'auspicio, quindi, è che questa decisione non sia d'intralcio alla preparazione delle delicate sfide che De Rossi e giocatori affronteranno fino alla fine di maggio. I voti contrari segnalano come in Lega Serie A non sempre l'interesse collettivo (cioè la volontà di portare più squadre nelle competizioni europee) si coniughi con i problemi contingenti.
Sensi ha apprezzato il comunicato che l'attuale proprietà ha rivolto contro la decisione della Lega calcio, chiedendo alla Roma di superare anche quest'ultimo ostacolo: