22 Apr, 2024 - 20:32

La Lazio cerca l'impresa in Coppa Italia contro la Juventus, Mudingayi: "Si può fare, ma servirà aggressività. Champions? Si può fare, ecco come"

La Lazio cerca l'impresa in Coppa Italia contro la Juventus, Mudingayi: "Si può fare, ma servirà aggressività. Champions? Si può fare, ecco come"

Dopo i tre punti contro il Genoa, la Lazio si prepara in vista della semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Juventus, con l'obiettivo di ribaltare il 2-0 dell'andata, che secondo Gaby Mudingay "si può fare".

Un concetto che manifesta quello che è stato, da sempre, il carattere dell'ex centrocampista biancoceleste nei suoi tre anni (2005-2008) nella Capitale. Mai arrendevole, conscio della sua forza e di quella della sua squadra di allora, che lo avevano portato ad essere un punto di riferimento del centrocampo laziale. Qui il discorso è diverso, tutta la squadra dovrà avere questa mentalità, perchè il principio è uno solo: "Servirà aggredire subito i bianconeri per cercare quel gol capace di dare energia per la remuntada", afferma Mudingayi, che sta vedendo una Lazio in crescita sotto l'egida di Igor Tudor.

Che adesso può sperare in un clamoroso posto Champions, visto che anche il quinto posto vale l'accesso alla massima competizione europea. "I punti di distanza sono pochi, si può fare, ma bisognerà essere perfetti", sottolinea Gaby Mudingayi in esclusiva a Tag24.

La Lazio sogna la remuntada contro la Juventus in Coppa Italia, le parole di Gaby Mudingayi a Tag24

Una semifinale d'andata contro la Juventus in Coppa Italia che ha visto la Lazio soccombere sotto i colpi cinici della Juventus, ma il tecnico croato ci crede, e anche Gaby Mudingayi.

D: La rimonta è possibile?

R: Nel calcio può succedere di tutto, per me si può fare con lo spirito giusto.

D: Su quali basi è possibile?

R: Sappiamo che la Juventus è una squadra in questo momento non imbattibile, lo dimostrano le ultime uscite, mi baso su questo. Poi la Lazio non deve pensare, ma agire, visto che i bianconeri non hanno nulla da perdere dopo il 2-0 dell’andata.

D: Le ultime prestazioni dei biancocelesti danno fiducia?

R: Sì, le carte ci sono per ribaltare la situazione vedendo le ultime partite giocate.

D: È una Lazio che sta cominciando ad assomigliare a quella che vuole Tudor?

R: È chiaro che ci vuole ancora un po' di tempo per poter mettere in atto le sue idee, più passeranno i giorni più si vedrà la sua mano.

D: Quale dovrebbe essere la formula giusta, aspettare la Juventus o aggredirla da subito?

R: Bisogna attaccare senza dover aspettare per fare subito un gol e mettere la partita un po' in discesa, più passano i minuti più diventa difficile ribaltare il doppio svantaggio. La Lazio deve entrare in campo con lo spirito di poter fare subito gol.

D: Bisogna cercare più i due gol per i supplementari o si può sperare anche alla vittoria nei novanta minuti?

R: Quando uno dice ribaltare sarebbe meglio per tutti chiuderla nei novanta minuti, ma è una partita che può andare molto probabilmente ai supplementari. Diciamo che l’obiettivo deve essere rimettere in equilibrio la situazione a prescindere dai supplementari o dai novanta minuti.

Corsa Champions riaperta

Non solo Lazio-Juventus di Coppa Italia, anche in campionato c'è ancora speranza per una zona Champions, grazie al quinto posto, ma servirà la giusta testa per Gaby Mudingayi.

D: In campionato invece la Lazio è tornata in corsa per la Champions dato il quinto posto. Si può ancora sperare qui?

R: È possibile, la Lazio ha tutto per rientrare in Champions. Dipende però da come viene percepito il lavoro di Tudor, bisogna essere forti mentalmente e l’allenatore deve dare qualcosa in più in tal senso, ma l’ambiente ha le carte in regola per poter fare il miracolo.

D: Luis Alberto protagonista indiscusso dell’ultima settimana tra polemiche e gol contro il Genoa. Secondo te perché questi colpi di testa: è carattere oppure è successo qualcos’altro?

R: Ognuno ha il suo carattere. Adesso è sbagliato cercare di entrare nella testa di Luis Alberto, possono essere tante le variabili, ma la cosa più importante rimane il campo, quando si gioca bisogna dare il 110%. Lui sta dimostrando di farlo, non tira via la gamba. Per il resto siamo umani, ma queste occasioni vanno risolte nelle sedi opportune, ma la professionalità del giocatore non si discute.

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Andrea Mollas
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