22 Apr, 2024 - 22:55

Inzaghi nell'Olimpo, notte magica e indimenticabile. Simone vince il suo primo scudetto, quello della stella e della storia dell'Inter. Ora anche lui è un po' Special

Inzaghi nell'Olimpo, notte magica e indimenticabile. Simone vince il suo primo scudetto, quello della stella e della storia dell'Inter. Ora anche lui è un po' Special

Una notte stellare. Piena di stelle. E indimenticabile. Per Simone Inzaghi che vince il suo primo scudetto da allenatore con cinque giornate di anticipo, il ventesimo dell'Inter che vale la seconda stella della storia nerazzurra, una in più del MIlan.

E proprio davanti ai rossoneri, in casa del Milan il tecnico piacentino si prende la soddisfazione più bella di tutte. Una soddisfazione immensa, che pochi meritano come lui, soprattutto per quella che è stata la sua cavalcata dal 3 aprile del 2016, il giorno che divenne allenatore della prima squadra alla Lazio e subentrando proprio al posto di Stefano Pioli che era stato esonerato.

Inzaghi nell'Olimpo, notte magica e indimenticabile. Simone vince il suo primo scudetto, il 20/esimo dell'Inter

Corsi e ricorsi storici. E chi l'avrebbe mai detto otto anni fa che il giovane Simone Inzaghi che prendeva la Lazio e pensava di non restare che, otto anni dopo, avrebbe vinto il suo primo scudetto con la casacca dell'Inter. Ed è il momento più bello della sua storia calcistica da allenatore. Proprio un anno fa circa, con la sconfitta che subì a La Spezia, vide il Napoli andare a più 18 punti, con l'incubo di veder perdere per il secondo anno consecutivo uno scudetto che aveva nelle sue corde.

Certo il primo, con quell'erroraccio di Radu a Bologna non è stato facile mandarlo giù, ma la notte di San Siro, vincere il derby, la conquista della seconda stella proprio davanti al Milan, è qualcosa d'incredibile che, ovviamente, ha spazzato tutto all'istante, tutto quel dolore e quella sofferenza provata quel giorno. Ma anche quell'amarezza provata sempre un anno fa circa, quando l'amico e presidente Zhang voleva esonerarlo, poi per fortuna Marotta, che ne sa una più del diavolo, lo fece ricredere e tutto venne archiviato.

La cavalcata in Champions, fino alla finale con il Manchester City, in qualche modo, fece ricredere Zhang che si accontentò della coppa Italia e della Supercoppa. Simone Inzaghi entra nella storia del calcio italiano, ancora di più rispetto a quello che aveva fatto già con la Lazio e con l'Inter. Vincere uno scudetto è qualcosa d'incredibile, anche dimostrare a chi ancora non credeva nelle sue potenzialità che Simone Inzgahi è entrato nell'Olimpo dei big.

Di quegli allenatori che sono considerati grandi e speciali. Già come lo Special più importante di tutti, quel José Mourinho che di titoli con l'Inter ne ha vinti 6 proprio come Simone Inzaghi. Ora non resta che dare l'assalto alla Champions League. E' questo il prossimo obiettivo di quello che un tempo veniva chiamato Inzgahino, ma adesso è lui l'unico e il solo Inzaghi.

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Daniele Magliocchetti
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