Torino è stata teatro di scontri tra gli studenti e la polizia: durante il corteo a sostegno della Palestina organizzato tra le vie della città sono rimaste ferite alcune persone. Si tratta di due manifestanti e di sette agenti delle forze dell'ordine.
Tra chi ha scelto di scendere in piazza, tantissimi giovani appartenenti al collettivo Cambiare rotta e ai centri sociali. Non si ferma l'ondata di proteste in Italia che vuole porre maggiore attenzione alla guerra che ha messo in ginocchio la popolazione della Striscia di Gaza.
Attimi di tensione e paura a Torino, nella mattina del 23 aprile, in occasione del corteo pro Palestina, organizzato parte dei collettivi universitari in contrapposizione al convegno dei ministri. I manifestanti si sono diretti verso castello del Valentino, la location dove era in corso la conferenza "L'Italia tecnologica motore dell'internazionalizzazione, in cui erano radunati scienziati ed esperti di agricoltura, oltre alla presenza di diversi ministri.
Per una decina di minuti i manifestanti hanno tentato di farsi strada nello schieramento delle forze di polizia. Uno scontro in cui i giovani sono stati respinti con gli scudi. Il corteo ha continuato la sua marcia in sostegno della causa palestinese tra le vie del centro del capoluogo piemontese al grido di "Tout le monde deteste la police" e "fuori la polizia dal corteo".
Gli studenti hanno mostrato bandiere della Palestina e uno striscione con su scritto: "Fuori i sionisti dall'università. Bernini, Tajani, Lollobrigida non vi vogliamo".
Negli scontri tra studenti e le forze di polizia del 23 aprile a Torino, durante il corteo pro Palestina, sono rimaste ferite nove persone. Si tratta di sette agenti e tre manifestanti. Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di polizia Coisp, commentando le tensioni in una nota ha scritto:
Oltre trenta persone sono state identificate dalla Digos nel corso della manifestazione e saranno denunciate. Altri scontri si sono verificati a Roma, presso il Rettorato dell'Università La Sapienza di Roma.