Il giorno dopo fa ancora più male, quel Lazio-Juventus di Coppa Italia è un groppo in gola per i tifosi biancocelesti, dato che i ragazzi di Tudor "hanno giocato una partita sublime" secondo Domenico Caso. Lui, il primo tecnico del primo anno di Claudio Lotito come presidente della società capitolina (2004) non ha dubbi: si può rimproverare zero alla squadra.
"La finale è sfumata per un'unica disattenzione, ma sarebbe stata meritata per quello che la Lazio ha dimostrato", spiega il mister, che di fatto ha visto segnali incoraggianti per il futuro. Perchè mancano cinque partite in campionato, la zona Champions è distante pochi punti. Tradotto: si può fare, a patto che la Lazio "pensi solo a vincerle tutte, approfittando di eventuali errori di chi sta davanti", afferma Domenico Caso, che in esclusiva a Tag24 ha parlato anche del momento del Taty Castellanos, autore di quella doppietta che alla fine non è risultata decisiva.
A un passo dalla perfezione, distrutta sotto il colpo sferzante sottoporta di Milik. Lì si sono spente le speranze di finale per la Lazio, che nonostante ciò è uscita dall'Olimpico tra gli applausi della sua gente, che hanno visto la squadra che desiderano: agguerrita e mai doma. Parte proprio da questo Domenico Caso, che vede il bicchiere mezzo pieno nonostante l'eliminazione.
D: Mister, tanta amarezza per una partita quasi perfetta.
R: Sicuramente, la Lazio ha giocato una gran partita. L’unica pecca è stata la disattenzione nel finale, ma la prestazione è stata confortante. Quando esci in questo modo brucia, ma dimostra anche che la squadra c’è, ed è riuscita a tenere testa ad un avversario molto forte.
D: Sta vedendo una Lazio nel segno di Tudor?
R: Direi di sì, sta passando tempo, con l’allenatore che sta consegnando il suo credo alla squadra, anche se è ancora presto per parlare in senso assoluto di questa cosa. Anche la squadra dal punto di vista della concentrazione e della cattiveria è cambiata, lo si è visto ieri contro la Juventus.
D: Non ha convinto molto il cambio di Vecino al posto di Felipe Anderson. Non sarebbe stato meglio inserire Isaksen così da poter tenere la squadra più alta?
R: Troppo facile parlare da fuori. Quello che conta è ciò che vede l’allenatore, e lui ha pensato che fosse la mossa più giusta. Io non starei a discutere su una cosa del genere, bensì sul fatto che questa prestazione debba rincuorare l’ambiente, perché la Lazio ha fatto una grandissima partita, che non può portare a polemiche in tal senso, dato che la mancata finale è arrivata per un episodio; ma fino a quel momento i biancocelesti non hanno sofferto la squadra di Allegri. Se fosse passata in finale, non avrebbe rubato nulla.
Protagonista assoluto del match della Lazio contro la Juventus il Taty Castellanos, autore della doppietta che aveva rimesso tutto in parità prima del ko finale, con Domenico Caso che ha sviscerato la prestazione dell'argentino per poi concentrarsi sulla corsa Champions della squadra.
D: Castellanos protagonista con una doppietta. Un messaggio confortante per il futuro?
R: L’allenatore vede i giocatori durante la settimana e valuta per il meglio. L’argentino con questo modulo si trova bene, sul secondo gol ha fatto un movimento pazzesco, che denota che il Taty abbia qualità, quindi una certezza in più.
D: Posto Champions possibile?
R: Ci sono insidie, ma la Lazio deve mettere in campo prestazioni come quella di ieri così da ottenere più punti possibili, anche perché la squadra può solo approfittare di passi falsi di Roma e Atalanta per raggiungere il quinto posto. Oltre a questo, bisogna vedere in casa propria e cercare di fare il meglio, per poi vedere alla fine dove si sarà arrivati, ma reputo la squadra forte per poterle vincere tutte e cinque.