Elezioni Europee 2024 e una giorno da ricordare, non solo per la celebrazione del 25 aprile, ma anche perché, e per l'ennesima volta, il segretario nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi dà una vera e propria lezione di storia al Governo e a chi ne fa parte della celebrazione della Festa della Liberazione.
Secondo quanto si sta leggendo in giro sul web e sui social, Bandecchi avrebbe avuto tantissimi consensi per quanto spiegato oggi con grandissima sincerità e schiettezza. "E' la frase del giorno sul 25 aprile, meglio di come l'ha spiegato Bandecchi, non si poteva fare e non l'ha fatto nessuno, bravo Sindaco, mi hai colpito, mai ti avrei votato ma con questa spiegazione e con questa sincerità, mi hai messo in grande difficoltà...", uno dei tanti commenti che si trovano su Twitter.
Il segretario nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi ai microfoni di Tag24 spiega il suo 25 aprile e perché è una celebrazione a cui tiene: "Sono un Sindaco, un uomo delle Istituzioni, è una celebrazione che esalta la nostra unità e la nostra voglia di combattere contro le ostilità e le ingiustizie. E a me la libertà piace tantissimo ed è una cosa preziosa che non era scontata e dovremmo ricordarcelo tutti. E con altrettanta sincerità, devo ribadire che forse io, in quel tempo, non è escluso che sarei morto dalla parte sbagliata però oggi con altrettanto schiettezza ed emozione sono felice che qualcuno, purtroppo, sia morto per ricordarmi che c’è una parte giusta e una sbagliata. E quella giusta senza dubbio è la libertà.
A Terni, il Sindaco Stefano Bandecchi ha partecipato alle celebrazioni che erano state preparate per il 25 aprile e la festa della Liberazione, rientrato nella capitale non ha nascosto di essere rimasto colpito dal clima che c'è attorno a questa celebrazione da parte di tanti esponenti politici.
E Stefano Bandecchi non nasconde le sue perplessità su quanto alcuni politici faticano ad esprimere il dissenso sul fascismo e su quello che ha rappresentato: "Il 25 aprile è quello che ci permette oggi di poter essere qui a parlare, a confrontarci e anche a discutere, ma anche di poter avere un’opposizione e una maggioranza, di andare a votare senza avere uno nell’urna che arriva e ti offre un caffè. Quello che ci permette di essere in democrazia e autonomi. Resta una data importante e forse se tutti noi ce la ricordassimo con più attenzione, tante guerre nel mondo non scoppierebbero e tanta violenza non sarebbe normale.
E sul dire di essere antifascisti o meno, Stefano Bandecchi precisa e sottolinea senza alciuna sbavatura: "Perché qualcuno fa fatica a dire che è antifascisti? Forse perché sono fascisti e non riescono a dirlo, ma anche su questo c'è tanta ignoranza, invito queste persone ad andare a leggere lo statuto fascista che nasceva da gente socialista, tanto che negli anni trenta i socialisti si slegano definitivamente da quello statuto"