L’autonomia differenziata fa ancora discutere. E non solo nelle stanze della politica. Mercoledì, in Commissione Affari Costituzionali della Camera, il Governo è andato sotto per l’assenza dei leghisti in occasione di un voto su un emendamento presentato dal Movimento 5 Stelle. Dopo, la bagarre si è scatenata perché la maggioranza ha preteso di ripetere il voto. Ma perché il clima è così avvelenato attorno al dl Calderoli? La questione dell’autonomia di sicuro sarà una delle bandiere della prossima campagna elettorale per le Europee: la Lega vorrebbe portare in porto il provvedimento sventolandolo come risultato storico prima dell'appuntamento con le urne. Ma gli stessi alleati, vedi Forza Italia, frenano. E il centrosinistra arriva a rispolverare il pericolo-secessione, come ai tempi di Umberto Bossi che, nel 1996, da Riva Sette Martiri di Venezia, proclamava l'indipendenza della Padania.
Il Movimento 5 stelle, con la sua parlamentare Vincenza Aloisio, ha depositato una interrogazione in cui parla di riforma spacca-Italia. La deputata pentastellata ha spiegato:
Prima che la riforma, dopo il sì del Senato dello scorso gennaio, arrivi alla Camera (lo farà lunedì 29 aprile), l'iniziativa della pentastellata Aloisio spiega come lo spettro della Padania libera e indipendente di bossiana memoria torni ad aggirarsi tra i banchi di Montecitorio:
Vincenza Aloisio, la parlamentare del partito di Giuseppe Conte, spiega anche come una possibile rottura dell’unità nazionale vada a violare non solo la Costituzione, ma anche il Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea: