Mancano ormai 5 giornate al termine, ma i giochi non sono ancora del tutto fatti. Le posizioni europee sono ancora in bilico e anche in fondo alla classifica la storia è tutta da scrivere. La 34° gironata di campionato regalerà, come al solito, big match importanti. Tra questi spicca quello dell'Allianz Stadium, tra Juventus e Milan, che andrà in scena domani con fischio di inizio alle ore 18. Due squadre deluse, da cui ci si aspettava qualcosa in più, ma che in questa stagione hanno incontrato troppe difficoltà. Per commentare Juventus-Milan, Simone Braglia, ex portiere che ha indossato anche la maglia rossonera nel corso della sua carriera, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Sarà un big match tra due squadre deluse quello che andrà in scena domani a Torino, alle ore 18, tra Juventus e Milan. I bianconeri hanno conquistato la finale di Coppa Italia, pur perdendo con la Lazio, ma forti del match d'andata. I rossoneri invece hanno il secondo posto in tasca, ma non hanno più nulla da chiedere a questa stagione vista l'eliminazione in Europa League. Il Milan però è chiamato a una prova d'orgoglio, perchè la vittoria dello scudetto dell'Inter nel derby, la scorsa settimana, proprio non è andato giù ai tifosi. Ma gli occhi saranno puntati anche sui due tecnici. Il futuro è più incerto che mai, e sia per Pioli che per Allegri il ciclo potrebbe essere volto al termine. Per commentare il big match di questa 34° gironata di campionato, Juventus-Milan, Simone Braglia, ex portiere, allenatore e dirigente sportivo, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Juventus-Milan sarà un big match tra deluse?
"Beh se guardiamo a quello che è successo quest'anno in campionato direi proprio di sì. Credo però che tra le due la più delusa sia la Juventus, nonostante il Milan sia reduce da una settimana molto complicata. E' vero che i bianconeri hanno appena raggiunto la finale di Coppa Italia, ma anche quello mi sembra un traguardo amaro rispetto a quelle che erano le aspettative all'inizio dell'anno. Una sorta di premio di consolazione, visto che rispetto all'estero è un trofeo che qui ha molto meno valore. Per quel che mi riguarda dovrebbe essere valorizzato ancora. Qui invece si fa attenzione quasi solo alla vittoria del campionato. poi è ovvio che per le due squadre, per il blasone che hanno, arrivare secondi, terzi o quarti è sempre una delusione e una sconfitta".
Eliminazione in Europa League e poi il debry con l'Inter. Il finale di stagione del Milan è già compromesso?
"Purtroppo direi di sì, visto anche che il secondo posto è quasi certo. Il Milan aveva orizzonti completamente diversi. Pensavano di poter andare più avanti in Champions, per quanto il girone fosse complicato. Per quel che riguarda invece lo scudetto, penso che i rossoneri siano assolutamente inferiori all'Inter. Discorso diverso per la Juventus, che fino a un paio di mesi fa procedeva al passo dei nerazzurri. Secondo me quella a disposizione di Allegri è una rosa importante e credo che avrebbero potuto fare qualcosa di più. Mi aspettavo che si giocassero la vittoria dello scudetto fino alla fine. Perchè non è accaduto? Credo che molto sia legato anche a un discorso tecnico".
Il ciclo di Stefano Pioli a questo punto è finito?
"E' molto probabile che sia finito, anche se non penso che sia tutta colpa sua. E' troppo facile dare tutte le responsabilità solo a Pioli, ma anche la società ci ha messo del suo".
Per quel che riguarda Allegri, invece?
"Non saprei, la storia è più complicata. Mi domando se lui abbia ancora in mano la squadra e lo spogliatoio. Credo che in tre anni lui abbia avuto a disposizione una squadra valida, che ogni anno avrebbe potuto ambire a fare qualcosa di più, rispetto a ciò che invece ha fatto".
C'è una favorita tra Juventus e Milan?
"Difficile fare una previsione, ma penso che la juventus abbia un leggero vantaggio, considerando anche il fatto che domani giocherà in casa. E poi credo, come ho già detto, che sulla carta i bianconeri siano più forti. Poi però nel calcio non si può mai dire nulla".
C'è un nome che ti piacerebbe al posto di Pioli?
"Credo che serva un allenatore importante, che possa mettere a tacere quelli che sono i dubbi di tutto l'ambiente e dell'opinione pubblica. Non ci dimentichiamo che il Milan è una squadra blasonata e storica. In questo contesto penso che Ibra possa diventare determinante. Se lui vuole Conte, Conte è l'uomo giusto. Lui è uno di quelli che potrebbe sistemare tutto".