30 Apr, 2024 - 11:15

Chi era Daniele Breganze, il carabiniere di 23 anni morto nello scontro tra la sua auto e un tir sulla Palermo-Messina

Chi era Daniele Breganze, il carabiniere di 23 anni morto nello scontro tra la sua auto e un tir sulla Palermo-Messina

Si chiamava Daniele Breganze il ragazzo di 23 anni morto nel grave incidente stradale avvenuto sull'autostrada Palermo-Messina nel primo pomeriggio di ieri, 29 aprile: pare che stesse viaggiando, da solo, sulla sua auto, quando, per motivi ancora in corso di accertamento, si sarebbe scontrato con un tir che lo precedeva all'imbocco della galleria Cipolla, tra Rocca di Capri Leone e Brolo.

Chi era il ragazzo morto nel grave incidente stradale avvenuto ieri sulla Palermo Messina: Daniele Breganze

Dal 2022 il giovane indossava la divisa dei carabinieri: era in servizio a Serra San Bruno, in Calabria, ma, stando a quanto riporta il Giornale di Sicilia, a breve sarebbe stato trasferito a Palermo, sua città d'origine. Nella sua auto, nel corso dei rilievi seguiti al sinistro che l'ha strappato alla vita, sono stati trovati diversi bagagli ed effetti personali: è probabile che stesse tornando a casa dai familiari per il ponte del primo maggio.

"Povero figlio... parte per guadagnarsi un pezzo di pane, nel pericolo continuo di chi indossa una divisa e poi il destino lo ferma nella strada", ha scritto un'utente sui social commentando la notizia della sua morte. "Un ragazzo solare che amava la divisa", sono le parole di qualcun altro. "Non si può morire così, penso al dolore dei familiari, brave persone. Una famiglia di lavoratori travolta da questa tragedia", scrivono ancora.

I fatti risalgono al primo pomeriggio di ieri, 29 aprile: Daniele Breganze, di 23, si trovava alla guida della sua Nissan Juke quando, per motivi ancora in corso di accertamento, era andato a scontrarsi con un tir che lo precedeva all'imbocco della galleria Cipolla, su un tratto di stratta sottoposto a restringimento di carreggiata per via di alcuni lavori di manutenzione.

All'arrivo dei soccorsi, allertati dai presenti, per lui non c'era già più niente da fare. Sarebbe rimasto illeso, invece, il conducente del mezzo pesante contro cui si è scontrato, che una volta resosi conto dell'accaduto - dopo aver sentito il forte boato che ha accompagnato l'impatto - sarebbe stato portato sotto shock all'ospedale di Sant'Agata Militiello per i dovuti accertamenti.

È il secondo incidente mortale in pochi giorni sull'A2O

L'incidente in cui è rimasto coinvolto il 23enne di Palermo segue di appena dieci giorni quello che, sempre sull'A20, aveva interessato un suo concittadino. Si chiamava Giuseppe Serio, aveva 66 anni e risiedeva allo Zen: lo scorso 20 aprile si trovava alla guida del suo camion da lavoro quando, tra gli svincoli di Sant’Agata di Militello e Rocca di Capri Leone, fuori dalla galleria Rosmarino, il mezzo si era ribaltato.

Le dinamiche sono ancora da accertare. Quando i soccorritori del 118 erano arrivati sul posto, insieme agli agenti della polizia stradale e ai vigili del fuoco, allertati dagli altri conducenti, per l'uomo, padre di due figlie, non c'era già più niente da fare. Qualcuno ricordandolo lo ha descritto, negli scorsi giorni, come "una persona umile, cordiale, socievole, un incredibile lavoratore".

Come lo dicono, ora, per Daniele che, nonostante la differenza d'età, ha subito la stessa sorte. Ogni anno l'elenco delle persone che, come loro, muoiono per strada, è lunghissimo. Due giorni fa vi si era aggiunto il nome del centauro di 37 anni morto dopo essersi schiantato con un'auto nel cuore della Sila cosentina, Frank Melina, padre di due figli.

Il conducente della vettura contro cui è andato a scontrarsi è risultato positivo all'alcol test ed è stato fermato con l'accusa di omicidio stradale. Si troverebbe, al momento, agli arresti domiciliari.

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Sara D'Aversa
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