La promozione del Parma in Serie A porterà Alessandro Melli ad avere un gran da fare dal punto di vista culinario. Per un semplice motivo: "Già dalla seconda giornata avevo detto che questa squadra ce l'avrebbe fatta - spiega l'ex attaccante crociato - ho scommesso svariati caffè e pizze. Ora sono pronto a riscuotere". Pancia mia fatti capanna, verrebbe da dire. La stessa che Melli ha riempito gustandosi le partite di una squadra indomabile nel segno di Fabio Pecchia.
"E' stato protagonista indiscusso di questa promozione, che ovviamente va divisa con tutti", afferma Melli. Certo, il Parma di adesso non è come quello vissuto dall'ex attaccante, capace di poter mettere nella sua bacheca una Coppa Italia, una Coppa Uefa ed una Coppa delle Coppe; ma l'obiettivo è proprio quello di poter tornare ad essere competitivi. "Serviranno investimenti oculati", sottolinea Alessandro Melli, che in esclusiva a Tag24 ha analizzato la stagione del Parma.
Un anno da protagonista indiscusso quello del Parma, capace di poter ottenere la promozione in Serie A con due turni d'anticipo. Un lavoro svolto nel segno di un ambiente che ci ha creduto dall'inizio, anche se Alessandro Melli punta la lente d'ingrandimento su Fabio Pecchia.
D: Un capolavoro targato Pecchia, forse si parla troppo poco di lui.
R: Direi che è assodato il fatto che sia un allenatore competente. Poi dove potrà arrivare ce lo dirà solo il tempo, ma le qualità sono innegabili, gli ho mandato anche un messaggio in privato per congratularmi. Al netto di questo, è la promozione di tutti, nessuno escluso. Ma Pecchia ha una percentuale leggermente più alta per questo traguardo.
D: Avanti con lui anche in Serie A?
R: Non lo metterei nemmeno in dubbio, è fuori discussione il fatto che debba essere lui ancora l'allenatore del Parma.
D: Cosa vuol dire questa promozione?
R: La gioia della gente, della città di Parma e dei suoi tifosi, che oggi sono felici. Rimane la parte più bella e spontanea di questo mondo, e poi c'è una società che ha avuto degli anni difficili in ambito di risultati, che ha speso tanto e non vedeva il ritorno di questi investimenti. Ma oggi, a distanza di anni complicati, finalmente il Parma torna dove merita di stare per il suo valore e per la sua storia.
D:Con questa proprietà si può ambire a qualcosa di più rispetto alla salvezza in Serie A?
R: Sicuramente le risorse ci sono, poi bisogna saperle sfruttare a dovere. Se gli investimenti saranno fatti in maniera oculata e a ragione di prospettiva, allora perchè no. Noi lo abbiamo fatto 30 anni fa, siamo arrivati in Serie A e l'anno dopo siamo andati in Europa. All'epoca abbiamo ottenuto una Coppa Italia, una Coppa Uefa, una Coppa delle Coppe, avevamo una proprietà importante. Ora i parametri ci sono, ma devono seguire le scelte giuste.
Dall'inizio alla fine, il Parma non ha mai concesso il fianco alle dirette concorrenti, ottenendo la Serie A con merito; un obiettivo che il mondo crociato ha ottenuto compattandosi secondo Alessandro Melli.
D: Qual'è stato il segreto di questa promozione?
R: Il Parma ha fatto tutto il campionato in testa, si è compattato insieme alla sua gente. La forza che ha avuto questa squadra è stata quella di avere una continuità incredibile, con Pecchi che ha sfruttato appieno tutta la rosa, facendo sentire tutti indispensabili. Non c'è mai stata una formazione identica, ogni domenica venivano cambiate le carte in tavola per far giocare tutti, e ognuno ha dato il suo contributo.
D: Qualche giocatore che l'ha colpita particolarmente?
R: Sicuramente Bernabè, che ha tanta qualità, quest'anno è esploso in maniera definitiva. Lo stesso Man, che a differenza di Bernabè aveva la qualità ma non riusciva ad emergere, adesso ha ottenuto maggiore continuità.
D: C'è stato un momento in cui ha pensato veramente che il Parma avrebbe potuto conquistare la Serie A?
R: In maniera presuntuosa l'ho detto alla seconda giornata che non ci sarebbero stati problemi in tal senso, ho scommesso con gli amici tante pizze e caffè che adesso dovrò riscuotere (ride). Già l'anno scorso Pecchia aveva dato un inquadratura molto forte, quest'anno invece dopo aver visto le prime partite non ho avuto dubbi in tal senso. C'è un episodio poi che mi ha convinto ancora di più: durante un match contro il Pisa, il Parma riuscì a trovare il gol in pieno recupero, con la squadra che esultò abbracciando i tifosi. Li ho visto condivisione, con un pizzico anche di fortuna, che durante l'anno serve.