Passano gli anni, ma il Monza fa sempre parlare di se in senso positivo del termine, quello che fa anche Loris Pradella. Un biennio (1981-1983) in Brianza, quello dell'ex attaccante biancorosso, scandito da 70 presenze e 24 gol; quanto basta per entrare nel cuore della gente e viceversa.
Ora il Monza è una realtà ben definita nel panorama calcistico italiano, nonostante si trovi da poco in Serie A. Ma quando c'è progettazione c'è tutto: "Basti vedere l'esperienza dirigenziale, con il presidente Berlusconi all'inizio e poi con Galliani, non due qualunque", afferma Pradella, a cui piace una cosa in particolare: "E' una realtà che punta molto sui giovani italiani e li valorizza, basti vedere Colpani".
Chi sta facendo bene è anche Raffaele Palladino, che ha attirato a se l'interesse di numerosi club italiani, con Loris Pradella che in esclusiva a Tag24 sul tecnico campano e sul suo eventuale sostituto in caso di addio al Monza.
Tre anni di Serie A ricchi di soddisfazioni per il Monza, che si è tolta subito di dosso i panni di squadre neopromossa per vestire quelli di una realtà che si è adattata immediatamente alle fatiche della Serie A. Lo dicono le ultime classifiche: i brianzoli sono sempre riusciti a salvarsi con largo anticipo, riuscendo anche a trovarsi a ridosso delle prime dieci posizioni.
Lo stesso che sta succedendo anche quest'anno, con il pareggio contro il Lecce che ha permesso a Pessina e compagni di raggiungere quota 44 punti, a due sole lunghezze dal Torino decimo. Un percorso di crescita importante, con Loris Pradella convinto che questa realtà possa migliorare ulteriormente.
D: Passano gli anni ma il Monza si conferma sempre di più. L’anno prossimo si potrebbe vedere una squadra ancora più su in classifica?
R: Le prospettive sono buone, viaggia ai livelli del Bologna dal punto di vista societario; anche i brianzoli hanno un progetto ben definito, hanno investito e con buoni risultati. L’allenatore è fantastico, così come la rosa è molto valida, dove spicca quell’Andrea Colpani assolutamente di valore, così come anche Di Gregorio.
D: Sta costruendo una storia veloce e d’organizzazione questa società.
R: C’è esperienza a livello di dirigenza. Berlusconi e Galliani hanno portato al Monza tutta la loro esperienza in questa nuova società, e questo conta.
Una volta terminata la stagione in corso, ci sarà poi da valutare il futuro di Raffael Palladino, cercato da numerosi club italiani, Ma Loris Pradella ha già la soluzione in mente in caso di addio del tecnico.
D: Palladino rimane?
R: Tutto può succedere. Le sirene nei suoi confronti ci sono, lo porterebbero a fare un salto in avanti. Questo porterebbe a meno chance di permanenza in Brianza. Se dovesse andare via, la società non avrebbe problemi a trovare un altro nome.
D: Tipo?
R: Parlo più nell’insieme e dico un allenatore italiano. Abbiamo una scuola notevole che ha portato, e sta portando, a risultati notevoli, anche con i giovani.
D: Dionisi ti stuzzica?
R: Ha fatto bene con il Sassuolo, a prescindere da quest’ultimo anno non felice. Sa lavorare con i giovani, li valorizza.
D: Vedi in questo Monza una sorta di prima Atalanta dal punto di vista dell’organizzazione e di valorizzazione?
R: C’è un aspetto fondamentale: il Monza punta sui giovani molto, ma soprattutto italiani. È una realtà che punta sul made in Italy, una filosofia portata avanti nel corso degli anni.