06 May, 2024 - 20:15

Riqualificazione energetica delle acciaierie: l’idrogeno per la riduzione delle emissioni inquinanti del gruppo siderurgico SHS – Stahl Holding Saar

Riqualificazione energetica delle acciaierie: l’idrogeno per la riduzione delle emissioni inquinanti del gruppo siderurgico SHS – Stahl Holding Saar

Per la riqualificazione energetica delle acciaierie, indispensabile per ottenere una riduzione sostanziale delle emissioni inquinanti di uno dei comparti industriali con maggiore impatto ambientale, l’idrogeno può assumere un ruolo fondamentale per de-carbonizzare l’industria del metallo pesante.

Il settore siderurgico, con il suo elevato fabbisogno energetico necessario per alimentare gli altoforni utilizzati per la produzione dell’acciaio, è caratterizzato da una forte dipendenza dalle fonti energetiche fossili.

La grande quantità di combustibili fossili utilizzati per raggiungere la temperatura di circa mille seicento gradi negli altoforni, necessaria per fondere il ferro e il carbone utilizzati come materia prima necessaria per la produzione dell’acciaio, genera elevate quantità di emissioni inquinanti.

Secondo i dati pubblicati da IEA – International Energy Agency, l’agenzia internazionale dell’energia fondata nel 1974 a Parigi, nel 2021 le emissioni inquinanti generate dalle industrie europee hanno raggiunto il valore stimato di 556,4 mega-tonnellate di anidride carbonica.

Inoltre, in base ai dati pubblicati dalla commissione europea, l’industria siderurgica è responsabile di circa il cinque percento delle emissioni di anidride carbonica prodotte nel vecchio continente.

Per sostenere la transizione energetica, indispensabile per ridurre la dipendenza dalle fonti energetiche fossili, è essenziale utilizzare i vettori energetici rinnovabili per de-carbonizzare la produzione del metallo pesante.

L’idrogeno, prodotto attraverso il processo elettro-chimico dell’elettrolisi dell’acqua utilizzando l’energia elettrica rinnovabile, è un vettore energetico che offre grandi potenzialità per la riqualificazione energetica dell’industria dell’acciaio.

In Germania, con un finanziamento da 2,6 miliardi di euro stanziato da Berlino per la riqualificazione energetica delle acciaierie e approvato dalla Commissione Europea, il gruppo siderurgico SHS – Stahl Holding Saar utilizzerà l’idrogeno per ridurre le emissioni inquinanti generate dalla produzione dell’acciaio.

L’idrogeno, considerato un vettore energetico rinnovabile e con emissioni inquinanti nulle generate come sottoprodotti della combustione, può sostenere efficacemente la de-carbonizzazione di uno dei settori industriali tanto fondamentali quanto strategici per l’Europa.

Riduzione delle emissioni inquinanti con l’idrogeno: la riqualificazione energetica delle acciaierie di Berlino

La riqualificazione energetica delle acciaierie, utilizzando l’idrogeno come vettore energetico rinnovabile, consente la riduzione delle emissioni inquinanti generate dalla produzione del metallo pesante.

Per la Germania, considerata uno dei principali produttori europei di acciaio e con una filiera industriale molto sviluppata, il settore siderurgico è essenziale e strategico per il comparto auto motive e per le costruzioni edili.

 Il gruppo siderurgico SHS – Stahl Holding Saar, con sede a Dillingen nello stato federale della Baviera, è uno dei principali player dell’industria del metallo pesante di Berlino.

Con una produzione annua di cinque milioni di tonnellate d’acciaio grezzo e un fatturato di circa sette miliardi di euro, che permette a Berlino di assumere un ruolo da protagonista nello scacchiere internazionale per la produzione e la lavorazione del metallo, Il gruppo SHS – Stahl Holding Saar è una delle industrie più importanti della Germania.

Con un solido know-how, sviluppato e maturato in decenni di attività nel settore siderurgico, il gruppo ha una mission orientata verso un modello di produzione dell’acciaio basato sull’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale.

Per raggiungere degli obiettivi cosi ambiziosi, in particolar modo per un settore energivoro e molto dipendente dalle fonti energetiche fossili come il comparto siderurgico, il gruppo SHS deve sostenere una profonda riqualificazione energetica indispensabile per de-carbonizzare la produzione del metallo pesante.

La de-carbonizzazione del settore siderurgico, oltre a permettere di produrre il metallo pesante indispensabile per la produzione industriale della locomotiva d’Europa, permette alla Germania di raggiungere gli obiettivi della neutralità climatica disciplinati con il Green New Deal.

L’idrogeno, in uno scenario cosi delicato nel quale bisogna bilanciare in maniera equa le strategie industriali con gli obiettivi ambientali, è il baricentro perfetto per definire un futuro energetico sostenibile dell’industria dell’acciaio.

Un finanziamento per l’efficienza energetica delle acciaierie di Volklingen e Dillingen

Il gruppo SHS – Stahl Holding Saar, con un finanziamento da 2,6 miliardi di euro stanziato da Berlino e approvato dalla Commissione Europea per sviluppare un piano di riqualificazione energetica delle acciaierie di Volklingen e Dillingen, utilizzerà l’idrogeno come vettore energetico rinnovabile per ottenere una riduzione efficace delle emissioni inquinanti generate dalla produzione dell’acciaio.

La riqualificazione energetica, indispensabile per ottenere un equilibrio perfetto tra l’efficienza energetica e il paesaggio naturale della regione del Saarland, situata nella parte sud-occidentale della Germania caratterizzata da colline, valli e foreste, permetterà di sviluppare un modello industriale a basso impatto ambientale.

Attraverso la sostituzione degli altoforni alimentati con i combustibili fossili, fondamentali per raggiungere la temperatura di mille seicento gradi necessaria per fondere il ferro e il carbone utilizzati per la produzione dell’acciaio, si può ridurre la dipendenza dalle fonti energetiche fossili.

Con l’istallazione di due sistemi DRI – Direct Reduced Iron, che permettono di estrarre il ferro di qualità superiore direttamente dai minerali senza la loro fusione e due altoforni elettrici, alimentati con l’energia elettrica generata utilizzando l’idrogeno come combustibile green, la produzione del metallo pesante nelle acciaierie di Volklingen e Dillingen potrà essere caratterizzata da una maggiore sostenibilità ambientale.

Il ruolo chiave dell’idrogeno

L’idrogeno, essenziale per alimentare gli impianti siderurgici ridimensionati per la riqualificazione energetica, potrà essere prodotto con elettrolizzatori istallati in prossimità dei siti di produzione.

Attraverso il processo elettro-chimico dell’elettrolisi dell’acqua, che consente di separare la molecola dell’acqua in ossigeno e idrogeno, è possibile ottenere un approvvigionamento diretto e sostenibile del vettore energetico necessario per sostenere il ciclo di produzione del metallo pesante.

Una successiva fase di sviluppo, che permetterà di collegare le due acciaierie alla pipeline per la distribuzione capillare dell’idrogeno progettata da Berlino, fornirà un approvvigionamento superiore del vettore energetico, con costi ridotti e maggiore flessibilità d’utilizzo.

 Gli impianti, con l’entrata in funzione entro il 2026 per produrre annualmente 3,05 milioni di tonnellate di acciaio grezzo sostenibile, permetteranno di evitare l’emissione di cinquantatré milioni di tonnellate di anidride carbonica, lungo il loro periodo operativo.

L’idrogeno, in uno scenario internazionale caratterizzato dalla necessità di sostenere efficacemente la de-carbonizzazione e aumentare la resilienza dei sistemi energetici nazionali, è un vettore energetico che garantisce efficienza, sostenibilità e sicurezza energetica.

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Gianni Truini
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