Processo Regeni, Tajani contro Colaiocco. Ancora una volta, e a distanza di nemmeno due mesi, il ministro degli Esteri, che sembra fare sempre una certa fatica a parlare del caso Regeni, tira una bella frecciata al Pm Colaiocco che aveva espresso dei dubbi sull'attività da parte della Farnesina a fare in modo che i testimoni egiziani venissero a Roma per il processo.
Per Colaiocco non è la prima volta, evidentemente ravvisa che il Ministero non agisce come dovrebbe, soprattutto in un caso delicato come questo, ma stavolta Tajani è ancora più acido rispetto a quello che disse un po' di tempo fa e senza peli sulla lingua all'inviato di Tag24 Thomas Cardinali, attacca a testa bassa il magistrato che con tanta passione e abnegazione si sta occupando del caso e sta seguendo il processo per dare giustizia a Giulio Regeni: "Il Pm non ha riscontri sui testi egiziani e sul lavoro del ministero? Il pm faccia il Pm, noi facciamo il Ministero degli Esteri..."
Il ministro Tajani non si lascia dietro nulla e continua nel suo attacco personale a Colaiocco: "Noi non abbiamo mai ostacolato l'arrivo di nessuno, credo che quando farò il pm spiegherò al pm come si fa il Pm, lui non deve spiegare a noi come si fa la politica dei visti e la politica delle autorizzazioni".