11 May, 2024 - 11:38

La cannabis riduce gli attacchi di emicrania? Ecco i risultati di un nuovo studio

La cannabis riduce gli attacchi di emicrania? Ecco i risultati di un nuovo studio

La cannabis continua ad attirare l'attenzione come possibile soluzione per una serie di disturbi, inclusi i dolorosi attacchi di emicrania.

Un recente studio si è concentrato proprio su questo, esaminando se e in che misura la cannabis possa ridurre l'incidenza e l'intensità delle emicranie. Questa ricerca offre un'ulteriore prospettiva e una speranza per chi soffre di dolore emicranico.

Vediamo i dettagli nel prosieguo dell'articolo.

La cannabis riduce gli attacchi di emicrania, nuovo studio

Recentemente, uno studio condotto presso il San Diego Center for Pain Medicine ha esaminato l'efficacia della cannabis nel trattamento degli attacchi di emicrania. Nel corso dello studio, 92 pazienti affetti da emicrania hanno inalato il contenuto di capsule di cannabis, vaporizzato con precisione, all'inizio di un attacco.

Queste capsule contenevano differenti dosaggi di tetraidrocannabinolo (THC) e cannabidiolo (CBD), due composti attivi della cannabis noti per i loro potenziali effetti terapeutici. I partecipanti, informati dei possibili effetti psicoattivi, sono stati suddivisi in gruppi di trattamento e di controllo, consentendo ai ricercatori di valutare l'impatto della cannabis sui sintomi emicranici. Questo studio fornisce una prospettiva interessante sull'uso della cannabis come possibile opzione terapeutica per chi soffre di emicrania.

Cosa ha scoperto questa nuova ricerca

Il recente studio condotto presso il San Diego Center for Pain Medicine ha evidenziato l'efficacia della cannabis nel trattamento degli attacchi di emicrania. Con un campione di 247 adulti che hanno assunto capsule di cannabis con differenti dosaggi di THC e CBD, i risultati hanno mostrato un notevole sollievo dal dolore dopo due ore dall'assunzione:

  • Nel gruppo che ha ricevuto una combinazione di THC e CBD, il 34,5% dei partecipanti non presentava più dolore.
  • Nel gruppo che ha assunto THC puro, la percentuale è stata del 27,9%.
  • Nel gruppo CBD puro, la percentuale è stata del 22,8%.
  • Nel gruppo placebo, solo il 15,5% dei partecipanti ha riportato un sollievo dal dolore.

Inoltre, la terapia con cannabis ha dimostrato di essere efficace nel ridurre la sensibilità alla luce e ai rumori, con percentuali di successo più elevate nei gruppi che hanno assunto THC e CBD combinati. Gli effetti collaterali tipici della cannabis, come euforia o cambiamenti cognitivi, sono stati riportati in tutti i gruppi, ma in misura minore nel gruppo placebo.

Questi risultati preliminari, presentati al meeting annuale dell'American Academy of Neurology a Denver, suggeriscono che la combinazione di THC e CBD potrebbe essere particolarmente efficace nel trattamento dell'emicrania. Tuttavia, è importante notare che lo studio non è ancora stato esaminato da colleghi specializzati ed è considerato una prestampa. Studi precedenti hanno indicato che la cannabis può agire riducendo alcune proteine legate all'emicrania, influenzando i nervi che regolano il flusso sanguigno nel cervello.

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In Italia si può usare cannabis a scopo terapeutico?

In Italia, l'utilizzo della cannabis a fini terapeutici è regolamentato e legale. La cannabis medicinale può essere acquistata in farmacia solo su prescrizione medica, ed è indicata per trattare una serie di patologie specifiche, tra cui la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), il dolore oncologico, l'HIV, gli effetti collaterali della chemioterapia, il glaucoma, il vomito o l'inappetenza causati dalla chemioterapia e la sindrome di Tourette. Il prezzo medio di acquisto della cannabis terapeutica si attesta tra i 15 e i 17 euro al grammo.

L'utilizzo medico della cannabis è disciplinato dalla normativa italiana e può essere consultato sui siti ufficiali del Ministero della Salute. Questa forma di trattamento è sempre soggetta alla supervisione e alla prescrizione di un medico qualificato, garantendo un uso sicuro e appropriato della sostanza, evitando gli effetti collaterali.

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Immacolata Duni
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