La produzione dell’idrogeno verde, necessaria per raggiungere un equilibrio tra l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale riducendo la dipendenza dai combustibili fossili, permette all’Italia di sviluppare un modello energetico in grado di garantire una riduzione efficace delle emissioni inquinanti.
L’idrogeno, ottenuto con il processo elettro-chimico dell’elettrolisi che consente di separare l’idrogeno e l’ossigeno dalla molecola dell’acqua, può essere prodotto attraverso l’utilizzo degli elettrolizzatori alimentati con energia elettrica green, generata dal fotovoltaico o dall’eolico.
Considerato un vettore energetico rinnovabile, l’idrogeno permette di plasmare un futuro energeticamente efficiente e sostenibile.
Con caratteristiche chimiche che garantiscono un equilibrio perfetto tra l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale, fondamentali per la riqualificazione energetica industriale, della mobilità e del settore Energy, il vettore energetico rinnovabile può essere utilizzato per una vasta gamma d’applicazioni.
L’idrogeno, caratterizzato da emissioni inquinanti nulle generate come sottoprodotti della combustione, permette efficacemente di sostenere la transizione energetica e ridurre la dipendenza dalle fonti energetiche fossili.
Lo sviluppo delle tecnologie che consentono di produrre l’idrogeno verde, utilizzando l’energia elettrica green generata con le FER – Fonti Energetiche Rinnovabili, permette di ottimizzare l’utilizzo e lo stoccaggio elettro-chimico dell’energia rinnovabile.
Inoltre, integrando efficacemente gli impianti di produzione dell’idrogeno nel sistema energetico nazionale, è possibile ridurre la dipendenza dalle importazioni energetiche, con notevoli vantaggi per la sicurezza energetica del bel paese.
Secondo i dati forniti da H2IT, l’associazione italiana idrogeno costituitasi autonomamente nel 2005 per promuovere il progresso e le tecnologie per la produzione del vettore energetico rinnovabile, in Italia le società pubbliche e private hanno un ruolo fondamentale per lo sviluppo della filiera di produzione dell’idrogeno.
La società italiana Italgas S.p.A., fondata a Torino nel 1837 e leader nazionale nella distribuzione del gas naturale, con un investimento da quindici milioni di euro realizzerà in Sardegna un nuovo impianto per la produzione dell’idrogeno verde.
Con la produzione dell’idrogeno verde, necessaria per garantire l’approvvigionamento stabile del vettore energetico rinnovabile che favorisce la riduzione delle emissioni inquinanti e la dipendenza dai combustibili fossili, l’Italia ha la possibilità di sviluppare un modello energetico caratterizzato da elevata efficienza energetica.
La società per azioni Italgas S.p.A., appartenente al gruppo CDP – Cassa Depositi e Prestiti e considerato uno delle principali istituzioni finanziarie dello Stato italiano, è una realtà nazionale con un solido know-how maturato nell’attività di distribuzione del gas naturale.
Con un investimento economico da quindici milioni di euro, contemplato nel progetto Power to Gas sviluppato in Sardegna per lo sviluppo delle infrastrutture energetiche necessarie per la distribuzione di tutte le tipologie di gas, Italgas intende realizzare un nuovo polo di produzione dell’idrogeno verde.
La nuova infrastruttura energetica, progettata per sostenere la riqualificazione dell’area industriale del comune di Sestu, permetterà di produrre idrogeno verde e ottimizzare l’utilizzo dell’energia elettrica generata con le fonti energetiche rinnovabili.
Con un impianto fotovoltaico da un mega-watt di potenza elettrica, integrato nel polo di produzione dell’idrogeno realizzato a circa dieci chilometri a nord-ovest di Cagliari, potrà essere generata l’energia elettrica necessaria per garantire la produzione sostenibile del vettore energetico.
Un elettrolizzatore da cinquecento chilo-watt di potenza, alimentato con l’energia generata dai moduli fotovoltaici, permetterà di produrre ogni anno, attraverso il processo elettro-chimico dell’elettrolisi dell’acqua, circa ventiquattro tonnellate d’idrogeno verde entro il 2024.
Con nuove evoluzioni da realizzare entro il 2028, necessarie per incrementare e ottimizzare la produzione del vettore energetico, l’infrastruttura realizzata in Sardegna potrebbe permettere di generare ogni anno circa cinquantacinque tonnellate d’idrogeno verde.
Con il PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il pacchetto d’investimenti economici e riforme infrastrutturali sviluppate nell’ambito del Next Generation EU e predisposto dal governo italiano per il rilancio dell’economia nazionale, sono stati stanziati 3,64 miliardi di euro per lo sviluppo della filiera per la produzione dell’idrogeno.
Per consentire un’evoluzione della filiera industriale che permette di sostenere efficacemente la produzione del vettore energetico, indispensabile per ridurre la dipendenza dalle fonti energetiche fossili e le emissioni inquinanti, è fondamentale sviluppare la tecnologia energetica e le pipe-line essenziali per la produzione e la distribuzione del vettore energetico.
In un contesto internazionale che richiede politiche di sviluppo energetico mirate per sostenere la de-carbonizzazione e per aumentare la sicurezza energetica nazionale, la produzione dell’idrogeno può assumere un ruolo fondamentale e strategico per plasmare un sistema energetico sostenibile e resiliente.
La produzione dell’idrogeno verde, permettendo di sviluppare un’economia circolare in grado d’integrare efficacemente nel territorio le infrastrutture energetiche necessarie per la produzione e la distribuzione capillare del vettore energetico, consente di sostenere una riqualificazione energetica di una vasta gamma di settori.
Attraverso gli impianti di produzione, strategicamente integrate nel territorio nazionale per ottimizzare l’utilizzo dell’energia elettrica rinnovabile generata con il fotovoltaico e l’eolico, la disponibilità del vettore energetico può favorire la de-carbonizzazione di molteplici settori industriali.
Realizzando pipe-line efficiente, fondamentale per il trasporto e la distribuzione capillare sul territorio, l’idrogeno può essere utilizzato come fonte energetica primaria green per la mobilità sostenibile e, attraverso il blending con il metano, può essere miscelato con il gas metano per ridurre le emissioni inquinanti domestiche.
Gli investimenti stanziati per aumentare la produzione dell’idrogeno verde, oltre a favorire la riduzione delle emissioni inquinanti, consentono all’Italia di sviluppare le tecnologie energetiche indispensabili per aumentare l’efficienza energetica e promuovere la sostenibilità ambientale.