L'ex tennista Camila Giorgi, che ha deciso di ritirarsi pochi giorni fa, è stata indagata per evasione fiscale per reati commessi nel 2016. La trentaduenne è irreperibile da giorni, dopo la decisione di cancellarsi dall'elenco dell'International Tennis Integrity Agency. Intanto, la Guardia di Finanza deve notificarle la chiusura dell'inchiesta ma non può farlo a causa dell'irreperibilità dell'ex tennista. Dopo la decisione di ritirarsi dal mondo del tennis, Camila Giorgi dovrà quindi affrontare i prossimi step per quanto riguarda l'indagine per evasione fiscale. I legali della classe 1991 hanno anche rilasciato dichiarazioni sull'eventuale ritorno in Italia.
Soltanto lo scorso 8 maggio, è arrivata la notizia del ritiro di Camila Giorgi. L'ex tennista italiana, però, non è reperibile. Non è neanche arrivato l'annuncio, ma la notizia è stata diffusa a causa della cancellazione dall'elenco dell'International Tennis Integrity Agency. Il classe 1991 deve ora fare i conti con l'indagine aperta per evasione fiscale: Camila Giorgi dovrà rispondere per reati fiscali del 2016. L'ex tennista era già stata processata e assolta per non aver presentato la dichiarazione dei redditi per il 2013 e il 2014 dal tribunale di Prato. Il classe 1991 era stata accusata di aver di aver evaso Irpef per 336.000 euro nel 2013 e per 410.000 euro nel 2014.
Anche per il 2015, però l'ex tennista è sotto processo a Prato e si stanno controllando anche altre annualità fiscali pregresse. Intanto, Camila Giorgi dovrà rispondere dell'accusa di evasione fiscale nel 2016. L'ex tennista, vincitrice di un Canada Open, è attualmente irreperibile. Per questo motivo, la Guardia di Finanza non le ha potuto notificare la chiusura dell'inchiesta e l'iscrizione nel registro degli indagati.
In attesa del ritorno in Italia, i legali di Camila Giorgi hanno preso la parola e fatto il punto della situazione. legali Federico Marini e Cristian Carmelo Nicotra hanno rilasciato dichiarazioni sulla scelta della classe 1991 di lasciare il mondo del tennis:
I due tennisti sono tornati a parlare del ritiro. La scelta di appendere la racchetta al chiodo non ha nulla a che vedere con l'accuse di evasione fiscale. Queste le parole dei legali dell'ex tennista. Poi l'annuncio del ritorno in Italia: