La Lazio con Tudor? Tutta un'altra storia tra punti, risultati e l'ottenimento dell'Europa League. Il croato da quando si è seduto sulla panchina, prendendo il posto di Sarri, ha fatto cambiare marcia ai biancocelesti.
A esaltare ancora di più il lavoro di Tudor alla Lazio è il record di punti ottenuto fin qui, in questi due mesi di avventura in biancoceleste dopo aver firmato e accettato un nuovo progetto. Le dimissioni di Sarri, infatti, hanno costretto la dirigenza a guardarsi attorno, velocizzando un cambio in panchina che sarebbe destinato ugualmente ad avversarsi a fine stagione.
Le strade, infatti, era destino che si dividessero già da tempo ma la società avrebbe atteso il finale di stagione prima di decidere il da farsi con lo stesso Maurizio Sarri. Il suo addio ha costretto la Lazio cercare un sostituto immediato che, però, avesse la volontà di proseguire anche oltre l'attuale stagione.
Una scelta che è ricaduta su Igor Tudor, svincolato dall'estate 2023 dopo aver concluso la sua avventura al Marsiglia. Il croato ha accettato immediatamente, senza troppe riserve, firmando un contratto fino al 2025 e che ha spianato la strada verso una rivoluzione.
Da quando si è seduto sulla panchina, infatti, i biancocelesti hanno cambiato totalmente atteggiamento: la capacità del tecnico di trasformare non soltanto tatticamente ma anche mentalmente una squadra ha influito su prestazione e risultati.
A parlare sono gli stessi punti raccolti dalla Lazio fin qui dal 18 marzo, cioè da quando Tudor siede sulla panchina biancoceleste. Per la squadra di Claudio Lotito sono ben 16 punti su 7 partite per un totale di soli 6 punti persi:
A intaccare il cammino in campionato, infatti, soltanto la sconfitta contro la Roma e il pareggio con il Monza. Nel mezzo i due match di Coppa Italia, validi per la semifinale, in cui Tudor è riuscito a vincere all'Olimpico nella partita di ritorno senza però riuscire a ribaltare l'esito finale e sfiorando soltanto la finale del torneo.
Al di là del record di punti e di una rivoluzione interna Igor Tudor è riuscito anche a dare una sua impronta mentale alla squadra. Una filosofia molto severe, capace di ripagare attraverso l'impegno e la costanza dei giocatori.
Filosofia che Luis Alberto non ha seguito, comportandogli l'esclusione definitiva dalla squadra e l'allontanamento dai compagni fino a fine stagione: lo spagnolo, nonostante la firma del rinnovo arrivata durante la stagione, vorrebbe cambiare aria e avrebbe già un accordo con un club qatariota.
Avrebbe dunque chiesto una risoluzione del contratto a giugno, così da liberarsi senza avere troppi intoppi e potendo scegliere la propria meta senza dover delegare alcuna contrattazione con la società biancoceleste.
Un atteggiamento che ha acceso una forte discussione non soltanto con la dirigenza ma con lo stesso allenatore, tra lui e il centrocampista ci sarebbe stato un vero e proprio diverbio dove quest'ultimo non ne sarebbe uscito bene.
Luis Alberto, dunque, sarebbe stato accusato di scarso impegno e poca concentrazione su un finale di stagione importante per la Lazio e per questo avrebbe portato ad uno strappo che difficilmente sarà ricucito, soprattutto dopo le diverse dichiarazioni in cui lo spagnolo ha esternato di voler andare via.