"Non sono bravo in matematica ma forse manca qualcosa meno del 20% per completare le convocazioni". Luciano Spalletti, commissario tecnico dell'Italia, sembra avere le idee chiare in vista del prossimi Europei di calcio, previsti dal 14 giugno al 14 luglio 2024. Un'occasione che gli Azzurri non dovranno perdere se vorranno difendere il titolo conquistato nella magica estate 2021.
Spalletti non stravolgerà le cose, visto che la struttura dell'Italia è stata già definita nelle ultime uscite. Soltanto qualche aggiustamento e poi pronti per la spedizione in Germania, dove l'Italia esordirà il 15 giugno contro l'Albania. Per il ct, intervenuto a margine dell'evento Vivo Azzurro TV organizzato oggi 14 maggio 2024 a Roma, probabilmente conterà di più la forza del gruppo azzurro:
"Devo cercare di trasferire la stessa emozione che ho io ai miei calciatori. L'emozione sarà tantissima. Quando ci saremo emozionati ci verrà tutto più chiaro e facile e riusciremo a metterci quel qualcosa in più. I ragazzi devono farsi carico delle difficoltà dei compagni, lasciando fuori la presunzione. Il confine è sempre quello".
La questione legata al centravanti è una fra le più spinose e delicate in casa Italia. L'attaccante titolare dovrebbe essere Gianluca Scamacca, che sta trascinando l'Atalanta a suon di gol. La Dea, inoltre, domani 15 maggio 2024 si giocherà la Coppa Italia a Roma contro la Juventus. Spalletti però ha grande stima anche di Retegui e Raspadori, così come di Lucca che si sta ritagliando un ottimo spazio con l'Udinese:
"Se Scamacca è questo per esempio diventa difficile…Io l'ho fatto giocare nelle partite fondamentali prima di qualificarci. Retegui ha fatto vedere di essere un buon calciatore, Raspadori lo conosco benissimo. C'è Lucca sta crescendo per le qualità che ha".
Spalletti ha poi proseguito, elogiando il lavoro svolto da Atalanta e Fiorentina che hanno raggiunto rispettivamente le finali di Europa e Conference League. La Dea si giocherà il trofeo il 22 maggio contro il Bayer Leverkusen mentre i toscani saranno di scena una settimana dopo ad Atene contro l'Olympiakos Secondo il CT la Dea e i viola hanno contribuito a creare uno stile italiano, offrendo un gioco vincente e moderno:
"Le italiane nelle finali europee ci danno segnali importanti. Io personalmente ho imparato tantissimo dai miei colleghi. Atalanta e Fiorentina hanno fatto vedere qualcosa di diverso".