La Coppa Italia è uno degli eventi più attesi di questo finale di stagione. La finale prevista domani 15 maggio 2024 a Roma ha attirato tantissimi tifosi e appassionati. La soddisfazione per Luigi De Siervo, ad della Lega Serie A che attende solo il fischio d'inizio, è tanta.
Dal punto di vista di De Siervo, la finale di Coppa Italia è diventato un appuntamento irripetibile. L'ad della Lega, intervenuto a margine dell'evento Vivo Azzurro TV, ha parlato della partita come di una "festa per il calcio italiano". L'obiettivo, per la Lega, è quello di raccogliere sempre più tifosi e offrire il miglior prodotto possibilw:
"Si tratta di una grande festa del calcio italiano. Quest'anno a Parma partirà il primo Festival della Serie A, con oltre 30 panel diversi, che ci permetterà di conoscere il nostro pubblico. L'obiettivo è sempre quello di cogliere una serie di stimoli per migliorare i nostri prodotti".
De Siervo successivamente si è soffermato anche sul percorso portato avanti finora dall'Atalanta, finalista di Coppa Italia ma anche di Europa League. L'ad poi si è concentrato anche sul format della Supercoppa Italiana, a cui oltre ai nerazzurri parteciperanno anche Inter, Milan e Juventus.
"Sono molto contento per i risultati che hanno ottenuto in Italia e in Europa. Il nuovo formato della Supercoppa Italiana vedrà la partecipazione di quattro squadre. Questa è una vetrina che non si ferma alla gara di domani o alla finale di Europa League".
In seguito De Siervo ha difeso il presidente Lorenzo Casini, finito nel mirino dei grandi club come Inter, Milan, Juventus e Roma che l'hanno sfiduciato. Dal suo punto di vista si è trattato solo di un fraintendimento, oggi superato:
"I protagonisti hanno già superato quel fraintendimento, siamo una Lega unita e lo siamo sempre stata. Dall'esterno vengono raccontante cose che non ci appartengono".
Anche sul calendario, che molte squadre in lotta per la salvezza hanno criticato, De Siervo ha assunto una posizione difensiva. Per l'ad è ormai svanito il principio della contemporaneità delle gare, visto che fisiologicamente le squadre non possono giocare tutti insieme:
"Si tratta di una norma superata. Si è cercato di rispettare una serie di avvicendamenti, non ci vedo niente di strano".