E' un gioco ad incastri, una sorta di tetris che mette in palio due posti nella massima serie. La corsa salvezza è aperta e lo sarà fino alla fine. Mancano due giornate al termine e saranno fondamentali gli scontri diretti. L'Udinese dovrà ancora incontrare Empoli e Frosinone e nella prossima giornata si scontreranno anche Cagliari e Sassuolo. La sensazione è che tutto passerà da lì, ricordando che è ancora invischiato anche il Verona. Per commentare la lotta salvezza, mister Alessandro Calori, ex calciatore che ha vestito per 8 anni la maglia dei friulani e oggi allenatore, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Mancano ancora due giornate al termine della stagione e in coda alla classifica di Serie A tutto è ancora aperto. La vittoria dell'Udinese contro il Lecce, la prima da quando è arrivato Cannavaro in panchina, ha dato respiro ai friulani che hanno coquistato punti importanti rispetto alle dirette concorrenti, ma le prossime due partite saranno determinanti, anche perchè ci saranno continui scontri diretti. Sei squadre racchiuse in 5 punti, quando ce ne sono ancora 6 in palio. Tutto può succedere e sarà bagarre fino alla fine. Dal Verona al Sassuolo, tutte hanno ancora una speranza e grande pressione. Per commentare la lotta salvezza, mister Alessandro Calori, ex calciatore che ha vestito per 8 anni la maglia dell'Udinese e oggi allenatore, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Tutto è ancora in bilico, che si aspetta da questo finale di stagione?
"Ancora ci sono tanti scontri diretti e quelli saranno determinanti. Già questa settimana avremo una risposta importante nel match tra Udinese ed Empoli che penso sia una gara chiave. La situazione è critica per tante squadre e ancora è difficile esprimersi e fare una previsione".
Non c'è nessuna che vede meglio?
"Il Verona forse è quella più avvantaggiata, perchè tra tanti scontri diretti ha un match più facile sulla carta. L'ultima giornata di campionato però ci ha dimostrato che di scontato non c'è nulla e che tutte le partite si devono giocare al massimo perchè la Juventus, fino alla fine, ha rischiato di perdere con la Salernitana. Con una vittoria comunque i gialloblù sarebbero praticamente salvi visto che poi mancherebbe solo una partita alla fine".
L'Udinese dovrà invece giocare sia con l'Empoli che con il Frosinone: è da qui che passano le retrocessioni?
"Sì, saranno due gare determinanti. In questa giornata di campionato da una parte c'è lo scontro diretto e intanto il Frosinone andrà a Monza. E' vero che la squadra di Palladino non ha più nulla da chiedere al campionato, ma abbiamo già visto che, soprattutto in casa loro, non regalano niente a nessuno. Stanno facendo una stagione importante e per i ciociari non sarà semplice, ma hanno un'occasione d'oro".
Ci sono squadre che sono più abituate a questo genere di partite ed altre molto meno. Questo può pesare dal punto di vista mentale?
"Ci sono suqadre più abituate e questo può dare un piccolo vantaggio. All'Udinese ad esempio, negli ultimi anni è capitato spesso di trovarsi invischiato nella lotta salvezza. Il Frosinone invece era partito bene, e poi si è trovato nelle sabbie mobili. Prima ci si cala in questa dimensione, e prima si capisce come reagire. C'è anche il Cagliari che dovrà fare attenzione. Insomma le squadre sono ancora tante e la differenza la farà la gestione della gara, non solo dal punto di vista tecnico ma soprattutto dal punto di vista psicologico".
La sorprende vedere il Cagliari di ranieri così in basso?
"Inizialmente era messo anche peggio. Sono riusciti a tirarsi leggermente fuori, come aveva fatto anche l'Empoli all'arrivo di Nicola. Poi però hanno mollato di nuovo e sono sempre lì. Contro il Sassuolo sarà decisiva e penso che, dopo le gare di questo weekend, non saranno più 6 le squadre da considerare in lotta per la retrocessione. Manca poco alla fine e ogni dettaglio sarà decisivo".
L'Udinese ha deciso di cambiare allenatore a pochissime giornate dal termine. Questa cosa l'ha sorpresa?
"Quando in una stagione si cambiano 3 allenatori è evidente che hai sbagliato qualcosa. Penso che sia dimostrazione di un club con le idee confuse. Quando accade così è perchè qualcosa non è andato come previsto e non è stato chiaro".