Elezioni Europee 2024, adesso si comincia a fare sul serio. Non che prima non lo si facesse, ma ora ci si avvia verso la fase più importante, delicata e più calda della campagna elettorale, dove oltre a confrontarsi e continuare a incontrare le persone, si delineano anche le situazioni strettamente politiche, con la possibilità di andare a fare dei dibattiti televisivi con gli altri leader di altri schieramenti.
E la sollecitazione è arrivata puntuale dall'Agcom che, riferendosi al confronto-duello in tv Meloni-Schlein, ha ravvisato delle situazioni che vanno contro i principi e le regole della par condicio. In sostanza soltanto l'Autorità Garante delle Comunicazioni darà il via libera al confronto tra le due leader solo se la maggioranza delle liste presenti in Parlamento sarà d'accordo, ossia se cinque partiti su otto daranno il loro benestare. Ma così non sarà, quindi, i confronti si faranno, ma dovranno farlo tutti.
Una cosa sulla quale tanti facevano finta di non sentire, ma che il segretario nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi non faceva che sottolineare ogni volta, tanto da appoggiare la lettera-protesta di Michele Santoro che ha sollevato la questione davanti all'Agcom stessa.
D'altronde Alternativa Popolare e lo stesso Stefano Bandecchi sin dall'inizio non faceva che ribadire proprio questo aspetto, partendo dal fatto che, rispetto a tanti altri partiti, la stessa Alternativa Popolare, oltre a non essere curiosamente sondata, non veniva presa in considerazione su inviti in diverse trasmissioni e soprattutto sui confronti.
Ma ora cambia tutto, tanto che si attendono delle risposte che, prima o poi, dovranno arrivare sia dalla Rai, ma anche da Mediaset e da La7, anche se quest'ultima, senza che Agcom si esprimesse ha programmato una serie di confronti tra i maggiori partiti e quelli minori, ma tutti, nessuno escluso, come è giusto che sia, anche perché Alternativa Popolare è il partito che, più di tutti, e anche di Forza Italia, rappresenta il Partito Popolare Europeo, visto che è anche nel simbolo.
Dunque non resta che aspettare e vedere come saranno organizzati i confronti televisivi, anche perché fanno parte integrante della vita e del dibattito politico, a poche settimane dal voto. E' in quest'appuntamento che ogni partito cerca di delineare e far sapere alla gente che dovrà andare a decidere e votare, le idee, i progetti e il programma elettorale. E' la democrazia. Ed è sempre quello che ha cercato di spiegare il segretario Stefano Bandecchi.
In queste ore, oltre a continuare il lavoro sui vari territori, come a Reggio Calabria, Napoli, Terni, Foligno e Livorno e tanti altri, Alternativa Popolare e il segretario nazionale Stefano Bandecchi si differenziano come spesso succede e designano il responsabile di Alternativa Popolare LGBTQ Gianluca Di Liberti, il braccio destro e possibile Vice-Sindaco di Livorno qualora Costanza Vaccaro diventasse il primo cittadino della città toscana.
Una scelta bellissima e significativa da parte di Stefano Bandecchi che ha sorpreso tanti, quando in realtà per il segretario nazionale di Alternativa Popolare è una cosa normale avere una figura del genere all'interno del partito.