Lo scontro tra politica e magistratura non è solo storia recente e attuale. Il volume "Conflitto tra poteri" di Marcello Flores e Mimmo Franzinelli, appena pubblicato da Il Saggiatore, ha come sottotitolo "Magistratura, politica e processi nell'Italia repubblicana" e sembra un film senza la parola fine.
Infatti, scrivono i due autori nella prefazione, "nei due mesi intercorsi tra la consegna del testo all'Editore e la stesura di queste pagine introduttive, il conflitto tra Politica e Giustizia, in modo più concreto tra governo e partiti da una parte e magistratura dall'altra, è continuato senza soluzione di continuità; si è anzi accentuato e ha mostrato di rappresentare un dato ineliminabile dalla vita e dalla storia degli italiani". Per Flores e Franzinelli la Repubblica ha dovuto scontare fin dalla sua fondazione un prezzo inevitabile: il conflitto tra i poteri che la costituiscono, la animano e le assicurano un futuro, cioè la politica, la magistratura e la società civile.
Il volume di più di 800 pagine è suddiviso in capitoli che facilitano la lettura e consentono di ripercorrere alcune vicende che hanno caratterizzato i "conflitti", dall'istituzione della Corte costituzionale alle leggi eccezionali per combattere terrorismo e mafia; dal tribunale mediatico nato contro Enzo Tortora al maxi-processo istruito da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e alle innumerevoli occasioni in cui si è trovato sul banco degli imputati Silvio Berlusconi. E noi cittadini chiamati a fare i tifosi da stadio oppure ad osservare i conflitti tra il Potere (la politica) e l'Ordine giudiziario (la magistratura).
Stefano Bisi