Elezioni Europee 2024 e quelle belle parole che si chiamano democrazia e libertà che tanti usano ma che spesso anzi, più di spesso, maltrattano. Eppure la democrazia, ovvero, quella forma di governo dove il potere è esercitato dal popolo e dove, tra le tante belle cose che ci sono, c'è la possibilità che ogni partito, si avete capito bene, proprio ogni partito, possa avere voce ed esprimere liberamente il proprio pensiero, le proprie idee e, naturalmente, visti i tempi moderni, il proprio programma elettorale.
Tutto a posto, quindi? No, perché queste belle parole, sopratutto la prima e più importante, democrazia, viene spesso calpestata a volte anche derisa, ma nel caso specifico di Alternativa Popolare e del suo segretario Stefano Bandecchi, non solo non viene considerata, ma nemmeno contemplata e soprattutto non valutata nella sua forma ed espressione più alta. Anzi, annullata e cancellata nel modo più bieco, per intenderci.
Già perché, a meno di venti giorni dal voto delle Elezioni Europee che il giornale più importante d'Italia, il Corriere della Sera, esca a livello nazionale (quindi mondiale ndr) con una pagina e un pezzo dal titolo "Le parole dei Partiti", dove ci sono tutti i partiti regolarmente e legalmente iscritti nelle cinque circoscrizioni. Peccato però che ne manchi uno e, questa volta, considerato il ripetersi della situazione, non tanto dal CorSera, ma da tanti altri, per non dimenticare i sondaggisti che non sondano AP, viene da pensare male.
Strano che un giornale così importante, serio e attento a livello politico, nel caso di Alternativa Popolare sia stato così superficiale. Può essere, ma può anche essere che non sia così. E Stefano Bandecchi e Alternativa Popolare sono più propensi a pensare alla seconda perché non è il primo e, forse, non sarà l'ultimo. Sarebbe paradossale e alquanto grottesco, se non proprio più grave, che un giornale così importante e illustre abbia pensato, nella costruzione della pagina, di mettere 10 partiti perché le foto centravano perfettamente ed erano allineate, mentre con 11, ovvero con Alternativa Popolare dentro come doveva essere, i "piani" (intesi come allineamento della pagina) potevano essere sfalsati e far venire la pagina meno bella dal punto di vista grafico.
E' solo una idea malsana, ma resta la gravità che Alternativa Popolare non c'è ed è una mancanza gravissima dal punto di vista squisitamente democratico e anche politico, se non altro perché Alternativa Popolare rappresenta per davvero il PPE, ossia il Partito Popolare Europeo, il più importante di tutti in Europa, il primo partito, quello della von der Leyen per intenderci, non proprio una signora di cui si sa poco o nulla.
La stessa presidente della Commissione Europea che al Congresso del PPE a Bucarest il 10 marzo del 2024 veniva confermata come candidata alla presidenza della stessa Commissione, anche grazie ai cinque voti di Alternativa Popolare (voti veri e non presunti o finti come lo stesso giornale attribuiva a Noi Moderati di Maurizio Lupi scrivendo e sottolineando che faceva parte del PPE quando in realtà da quelle parti non sanno neanche che esista, visto che in quella occasione i "Noi Moderati" erano semplicemente, e solo, ospiti del ministro Tajani e non membri attivi del PPE ndr).
Quello che sta succedendo ad Alternativa Popolare è una vicenda brutta, vergognosa e indegna sulla quale tanti ora si stanno quasi scusando, ma sembrano scuse finte di chi, intanto l'ha fatta, poi per tornare indietro c'è sempre tempo, ma intanto il danno è fatto e l'obiettivo è stato centrato. Ma con Stefano Bandecchi non è che funziona proprio così. Facile scrivere e far apparire Bandecchi come l'orco cattivo, sempre e solo in un modo. Davanti e dietro c'è tanto altro.
E' l'unico che apertamente si è detto antifascista e anticomunista, l'unico ad ammettere che, forse, se avesse vissuto negli anni della guerra sarebbe stato dalla parte sbagliata, per poi sottolineare quanto fosse importante, unico e meraviglioso celebrare e omaggiare il 25 aprile e chi ha permesso di farlo perché "la libertà e la democrazia sono il dono più bello che ci sia", per non parlare di tante altre cose o idee, progetti o il fatto stesso di ispirarsi a gente positiva e straordinaria come Adriano Olivetti, uno dei personaggi più belli e riconosciuti come tali nella nostra epoca.
Tutte queste cose non vengono mai riportate perché fa comodo oscurarle, fa comodo censurarle e ignorarle, anche perché hai visto mai che la gente potrebbe pensarne bene? No, quindi parlare male di Bandecchi va bene sempre e comunque anzi, si deve, oppure si va a ridere a crepapelle quando Crozza lo imita, tanto lui è così. Peccato che ora, considerato quanto è successo nei giorni scorsi, con censure nei sondaggi, Alternativa Popolare chiede rispetto e la stessa opportunità che hanno tutti gli altri. Non vuole e non pretende di parlare più di altri, ma chiede lo spazio che la democrazia offre e permette di avere. Nient'altro.
Naturale, normale e umano, ahinoi, che, qualora l'esito del voto di Alternativa Popolare, nonostante la continua e ostinata censura, dovesse dare delle situazioni positive, gli stessi che oggi hanno censurato, ignorato e non sondato, sarebbero i primi a complimentarsi con Alternativa Popolare e Stefano Bandecchi. Ma questo Stefano Bandecchi lo sa bene e lo sa già. E, soprattutto, sa bene chi sono. Tutti.
"Alternativa Popolare e il segretario nazionale Stefano Bandecchi per televisioni, giornali e sondaggistiContinua la gravissima e antidemocratica censura nei confronti di Stefano Bandecchi e Alternativa Popolare - PPE, inaccettabile in uno Stato democratico. Scriveremo oggi una lettera dettagliata all'unico vero garante della democrazia, il Presidente Mattarella". Il Segretario ed il Presidente di Alternativa Popolare - PPE Stefano Bandecchi e Paolo Alli, che proseguono: "come succede su quasi tutte le testate nazionali da mesi, oggi è stato il turno del maggiore quotidiano italiano, il Corriere della Sera, che ancora una volta ha pubblicato un articolo sulle liste partecipanti alle elezioni europee citando tutti i partiti tranne Alternativa Popolare - PPE. Da settimane è noto che AP è in campo in tutte le circoscrizioni, ma i media nazionali ci ignorano e ci oscurano. I sondaggisti non ci sondano e, se ci sondano, i giornali non pubblicano il dato rilevato su AP".
"Ciò che sta avvenendo, sulla scia del tentativo di estrometterci dalle elezioni, è violenta censura, un vero e proprio oscuramento, molto sospetto visto che TUTTI i media nazionali fanno a gara per nasconderci. Questa è democrazia? La libertà di stampa vale solo per i forti e potenti? Esiste una stampa libera dai diktat della politica?? Faremo valere le nostre ragioni e i nostri diritti scrivendo all'unico vero garante della nostra democrazia, il Presidente Mattarella, e denunceremo a tutti gli enti preposti, a partire da AgCom, la vergognosa e preoccupante censura cui siamo regolarmente sottoposti" concludono Alli e Bandecchi