Il grasso bruno chiamato anche TAB è, a differenza di quello comunemente chiamato bianco, un accumulo adiposo che però svolge una funzione protettiva. Produrrebbe infatti effetti benefici sil metabolismo, specialmente per bruciare grassi e calorie più velocemente. Vediamo quindi quali sono le tecniche per attivarlo e perdere peso più in fretta.
Il grasso bruno, è un tipo di tessuto adiposo, simile a quello bianco ma con funzioni protettive nei confronti dell'organismo. Principalmente perchè la sua funzione è quella di regolare e mantenere la temperatura corporea ed il metabolismo.
Ha una attività termogenica e produce calore utilizzando le riserve di grassi immagazzinati. Attivandolo gli effetti saranno quelli di bruciare più calorie, perdendo peso e raggiungendo una forma fisica ideale più in fretta.
Il problema infatti è che questo tessuto è molto presente nei neonati, ma con l'avanzare dell'età e con la comparsa di alcune condizioni diminuisce o diventa completamente inattivo. Quindi è bene imparare tutte le tecniche per riattivarlo, aumentarne la percentuale e sfruttare al meglio tutti i benefici.
Il grasso bruno oltre ad avere una funzione termoregolatrice del corpo, migliora la funzionalità del metabolismo e protegge dal freddo. Ma non solo. Alcuni studi hanno dimostrato che questo tessuto adiposo funge da fattore di prevenzione contro il diabete di tipo 2 perchè migliora la sensibilità all'insulina e il metabolismo del glucosio.
Inoltre, previene le malattie cardiovascolari perchè bruciando in fretta i grassi riduce i livelli di trigliceridi e colesterolo nel sangue. Riduce il rischio di obesità e favorisce il mantenimento del peso forma anche senza dover ricorrere a diete particolarmente restrittive.
Il grasso bruno svolge una importante funzione, alzando la temperatura in condizioni di basse temperature e contribuendo a bruciare quello che comunemente viene chiamato il grasso bianco, Cioè il responsabile degli accumuli adiposi nel corpo.
Il grasso bianco infatti, è solitamente più abbondante e diffuso in tutte le zone del corpo in modo più o meno uniforme. Specialmente però si concentra nelle zone sottocutanee ed intorno ad alcuni organi. Le sue funzioni principali sono quelle di produrre ormoni, accumulare energia per isolare termicamente il corpo.
Aumentando la quantità di grasso bianco quindi, aumenteranno i trigliceridi nel sangue. Contribuendo ad un maggiore rischio di sviluppare patologie cardiovascolari, ma anche con una maggiore difficoltà a perdere peso.
Come attivare il grasso bruno per ottenere i maggiori effetti benefici sul dimagrimento? DIversi studi hanno dimostrato l'efficacia di alcuni metodi. Principalmente basati sull'esposizione al freddo. Sarebbe infatti sufficiente già una temperatura costante di 19 gradi per iniziare ad aumentare l'effetto brucia grassi.
Per fare questo, si può iniziare in modo graduale. Senza esporsi al freddo di colpo, ma cercando di abituarsi ad un clima fresco senza coprirsi con i vestiti o utilizzare il riscaldamento.
Utile allo stesso scopo è anche l'utilizzo di docce fredde. Meglio se con effetto caldo freddo, ad esempio dubito dopo una sauna o un bagno turco, per stimolare anche la circolazione sanguigna.Fare attività fisica anche aiuta ad attivare il tessuto adiposo e trasformare quello bianco in bruno. Specialmente gli sport aerobici come il nuoto e la corsa.
L'alimentazione svolge un ruolo importante nel metabolismo. Quando si riesce ad attivare il grasso bruno, c'è anche meno necessità di ridurre drasticamente le calorie introdotte nella dieta. Quindi il regime giornaliero dovrà essere equilibrato, senza sbilanciare nei cibi ipocalorici o nelle rinunce a tutti gli alimenti grassi.
Per favorire la funzione termogenica e bruciagrassi inoltre, possono essere introdotte nella dieta alcuni cibi che favoriscono questo effetto. Come: cereali integrali, o alimenti ricchi di fibre, agrumi, caffè, the verde e peperoncino. Per un maggiore effetto benefico, meglio mangiare meno ma più spesso. Questo perchè è stato dimostrato in alcuni studi che il grasso bruno viene inattivato durante i digiuni prolungati.