Altro passo per le autorità, se si parla di criminalità organizzata. A Viterbo è stato arrestato il quarantenne turco Boyun Baris, accusato di essere il capo di un gruppo criminale nel suo Paese, l'anno fermato questa mattina, 22 maggio 2024.
Le forze di polizia lo hanno portato via dalla sua abitazione nell'area di Bagnaia, in via Cardinal de Gambara.
Le autorità turche avevano già domandato l’estradizione di Baris nel 2022, ma la richiesta era stata respinta dalla corte d’appello di Bologna e, più avanti, dalla Corte di Cassazione il 14 giugno 2023.
Il quarantenne era stato arrestato per la prima volta a Rimini il 3 agosto 2022, con la Turchia che aveva emesso un provvedimento di cattura internazionale il 6 aprile dello stesso anno.
L'uomo aveva diverse accuse di reati gravi come proprio l' omicidio, minacce, lesioni personali, partecipazione a un'associazione per delinquere e violazione della disciplina sulle armi.
Nel gennaio 2023, era stato arrestato a Milano perché aveva con se una pistola. Poco dopo è stato messo agli arresti domiciliari a Crotone. Dopo tutto questo il 18 marzo, due killer sono entrati nel suo palazzo e sparato contro la sua porta d’ingresso, hanno tentato un agguato senza successo.
Secondo le indagini, Baris avrebbe pianificato un attentato contro il boss di un clan rivale, responsabile del tentato omicidio nei suoi confronti. L'obbiettivo sarebbe stato quello di attivare un gruppo di fuoco per colpire una fabbrica in Turchia.
L'operazione ha coinvolto 18 destinatari di misure cautelari nel Viterbese e in altre parti d’Italia e a coordinarla coordinare c'è stata la Direzione distrettuale antimafia di Milano.
All'inizio dell'anno era stato arrestato un boss di mafia nigeriana.