Il suo nome è salito alla ribalta delle cronache insieme a quello del marito Louis Dassilva, tra i principali sospettati (non indagati) dell'omicidio di Pierina Paganelli a Rimini: ecco chi è Valeria Bartolucci, che lavoro fa e cosa ne pensa del delitto ancora irrisolto.
Infermiera di professione, Valeria Bartolucci è nota ai più per essere la moglie del 33enne di origini senegalesi Louis Dassilva, che insieme alla vicina di casa Manuela Bianchi (sua presunta amante) e al fratello Loris Bianchi compare nella lista dei principali sospettati (non indagati) dell'omicidio della 78enne Pierina Paganelli, consumatosi la sera del 3 ottobre scorso in via del Ciclamino, a Rimini.
Un caso ancora irrisolto, su cui la donna, originaria di Sassocorvaro, in provincia di Pesaro e Urbino, nelle scorse settimane è stata più volte chiamata ad esprimersi in tv: fin dall'inizio della vicenda sostiene di credere che il marito sia innocente, avanzando dei dubbi, piuttosto, sulla versione dell'ex amica Manuela - colei che la mattina del 4 ottobre trovò il corpo senza vita dell'anziana, sua suocera, nel sottoscala del suo condominio - e su quella del fratello.
I due hanno raccontato agli inquirenti e ai giornalisti di aver trascorso la serata in cui avvenne il delitto a casa della donna, dirimpettaia di Pierina: a testimoniarlo ci sarebbero delle foto scattate mentre erano insieme all'interno dell'appartamento che Manuela divideva, al tempo, con la sola figlia 16enne, visto che il marito, Giuliano Saponi, era ancora ricoverato a causa di un incidente subìto a maggio (su cui si sta cercando di fare chiarezza).
Valeria sostiene che i rapporti tra loro e la 78enne fossero tesi: che Manuela, in particolare, le avrebbe chiesto più volte di spiare Pierina e di registrare le sue conversazioni (cosa che lei, comunque, non avrebbe mai fatto); ma sostiene anche di aver sentito Loris dire "giustizia è fatta" la mattina del ritrovamento del cadavere dell'anziana. A riportarlo è News Rimini, che cita le dichiarazioni rilasciate dalla moglie di Louis alla trasmissione televisiva "Chi l'ha visto".
Secondo il quotidiano, l'infermiera avrebbe anche raccontato ai microfoni del programma condotto da Federica Sciarelli su Rai 3 di aver visto Manuela prendere i vestiti che Louis indossava la mattina del suo incidente in moto (datato 2 ottobre) per portarli nel suo appartamento. "Mi disse che voleva lavarli, ma alla fine non lo fece. Poi, il mattino dopo, ce li restituì", avrebbe detto. Si tratta di dettagli importanti.
Stando alla ricostruzione di Valeria, attorno alle 18.40 del giorno dell'omicidio lei e il marito Louis sarebbero rientrati a casa dopo aver trascorso la giornata a concludere le pratiche relative all'incidente in moto subito dal 33enne il giorno precedente.
A quel punto, mentre lei preparava la cena, Louis - a suo dire ancora dolorante e claudicante - avrebbe parlato con il fratello di Manuela dal balcone di casa; Loris lo avrebbe poi invitato a raggiungerlo, tant'è che Louis avrebbe fatto ritorno solo al momento di mangiare.
Dopo cena la coppia avrebbe guardato un film in salotto: poco dopo le 22 Valeria sarebbe andata a dormire, Louis invece sarebbe rimasto sul divano. A quell'ora la 78enne sarebbe stata uccisa, venendo colpita con un coltello da carne dalla lama di circa 15 centimetri per quasi 30 volte da qualcuno che ne avrebbe poi inscenato una violenza.
Gli inquirenti sono convinti che possa trattarsi di una persona che la conosceva e che, anzi, addirittura la odiava: una persona che vivrebbe all'interno del condominio di via del Ciclamino, forse una di quelle attenzionate dalle indagini. Il suo nome, secondo l'avvocato Monica Lunedei, che assiste i figli della vittima, potrebbe presto venire alla luce.