Elezioni Europee 2024 e una campagna elettorale che va avanti in tutta Italia. Dalla Toscana con Costanza Vaccaro, in Umbria con il vice-Sindaco di Terni e candidato alla Regione Umbria Riccardo Corridore, fino in Calabria con il coordinatore regionale Massimo Ripepi e l'altro coordinatore Nino Cento.
Quest'ultimo ha una storia di aspre e pericolose lotte contro l'ndrangheta e ora, da qualche mese, ha deciso di intraprendere il percorso con Alternativa Popolare e seguire il segretario Stefano Bandecchi. I due si sono subito trovati, quando il patron di Unicusano e punto di riferimento del partito è andato giù in Calabria. Sono simili, sono due imprenditori che si sono fatti da soli e che per emergere hanno sofferto e faticato tanto.
Un uomo tutto d'un pezzo, Nino Cento, a Cittanova in Calabria lo conoscono e stimano tutti, anche perché il coraggio che ha mostrato lui contro chi voleva estorcere dei soldi e rovinargli l'attività che con tanto sudore ha messo in piedi, pochi l'hanno avuto.
"Con Bandecchi ci siamo presi subito - ha raccontato Nino Cento a Tag24 -, devo ammettere che mi piace tanto come persona, è chiaro e diretto, come sono io. In questi anni io so cosa ho dovuto passare per difendere la mia azienda da personaggi poco raccomandabili, sono stato due anni sotto scorta e anche adesso, ogni tanto, c'è qualcuno che non mi piace e prova a denigrarmi. Non mi penso di quello che ho fatto anzi vado avanti sempre a testa alta".
Ma la campagna elettorale è dura e pesante sotto tutti i punti di vista, non solo fisico e mentale, ma anche a livello denigratorio. "Pensi che mi hanno dato del mafioso a me - racconta Nino Cento candidato alle Europee con Alternativa Popolare -. Si rende conto, io che li combatto da quando sono nato, anche lì ho preso e denunciato. Io non sopporto la prepotenza, io pure l’aria che respiro denuncio se è infetta...".
Qualche giorno fa, registrano le cronache locali c'è stato uno scontro pubblico tra il candidato Sindaco Anselmo La Delfa di Cittanova Civica – Uniti vince il paese" e lo stesso Nino Cento candidato di Alternativa Popolare, con quest'ultimo che è stato aggredito, con tanto di schiaffo da un signore che stava seguendo il comizio portato avanti da La Delfa.
Quest'ultimo ha detto che Cento avrebbe provocato, mentre il diretto interessato spiega: "Io stavo solo facendo delle riprese al comizio per informare i miei elettori, quando sono stato avvicinato da alcuni signori perché, secondo loro, avevo ripreso un bambino, ma io ero in piazzo e stavo cercando di far capire a loro che era un luogo pubblico. Non c'è stato nulla da fare, sono stato picchiato e la polizia era lì a due passi, ha visto ogni cosa. Io ho denunciato tutto adesso vediamo". E avrebbe fatto lo stesso anche La Delfa. Si vedrà come finirà.
Nel frattempo Nino Cento continua a fare la sua campagna elettorale per Alternativa Popolare e sottolinea che bisogna darsi molto da fare perché qui in Calabria "c'è tanto da fare ma anche giovani da supportare" perché, spiega Nino Cento a Tag24 che in questo momento "la cosa più brutta è lo scoramento dei ragazzi che non sanno che fare, c’è una tristezza che fa paura. E la filosofia di Alternativa Popolare di dare coraggio, speranza e interesse a questi ragazzi è non solo positiva ma decisiva. E una persona come Stefano Bandecchi è un punto di riferimento importante, fondamentale. E questi ragazzi l'hanno capito". Alternativa Popolare potrebbe chiudere la campagna elettorale proprio in Calabria.