L'antico proverbio recita "Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino", ma stavolta a essere opportunamente "occultate" sono state 1.500 cosce di prosciutto affumicato, rubate da uno stabilimento di Rivignano Teor, in Friuli.
Un bottino alimentare estremamente fruttuoso per i 7 soggetti arrestati oggi, 27 maggio 2024 su richiesta del gip del Tribunale di Udine. I ladri si sono accaparrati cosce di prosciutto per un valore di 200mila euro.
Le indagini dei carabinieri di Latisana, in coordinamento con i colleghi di Abbiategrasso (Milano), Cerignola (Foggia) e Andria (Barletta), sono durate 1 anno. Particolarmente complesso, infatti, il vaglio degli indizi e del materiale relativo alla notte del furto, avvenuto fra il 1 e il 2 aprile 2023.
Nel mirino dei militari 7 soggetti ritenuti i responsabili del reato e residenti nelle province di Milano, Foggia e Barletta-Andria-Trani. Gli imputati sono attualmente in attesa di giudizio in carcere. A smascherarli i numerosi sopralluoghi degli agenti e i video fatti dalle videocamere di sorveglianza dello stabilimento.
I carabinieri hanno appurato che le 1.500 cosce di prosciutto siano state caricate e divise in tre autoarticolati, per poi essere fatte sparire.
Lo scorso 23 maggio 2024, gli agenti hanno arrestato altri 4 soggetti accusati di essere gli autori di un altro maxi furto da 800mila euro. Stavolta, però, si trattava dei gioielli di una gioielleria di via Bocca di Leone a Roma.