Ha fatto scena muta davanti al gip Daniele Alba, il 35enne meccanico che, lo scorso 23 maggio, ha accoltellato moglie e figli di 3 e 6 anni a Cianciana, in provincia di Agrigento. Si è avvalso della facoltà di non rispondere. L'interrogatorio di fronte al gip del tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella, avvenuto oggi 27 maggio 2024, è durato pochi minuti.
L'arresto è stato poi convalidato con la custodia cautelare in carcere. Intanto restano gravi le condizioni dei due bambini, ancora ricoverati in ospedale.
L'indagato, dopo l'accoltellamento, si era barricato in casa ed è stato arrestato dopo una lunga trattativa con le forze dell'ordine. Ha comunicato l'intenzione di non rispondere e l'udienza si è quindi conclusa.
La decisione del giudice è arrivata qualche ora dopo. Le ipotesi di reato a carico del meccanico sono tentato triplice omicidio, sequestro di persona, resistenza a pubblico ufficiale, maltrattamenti in famiglia e detenzione di proiettile.
Stando a quanto emerso, il 35enne si sarebbe accanito sui familiari con una "ferocia inaudita".
Le condizioni dei due figli restano gravi, anche se il bimbo di sei anni è in miglioramento. Il piccolo ha subito due interventi: uno al torace, che ha interessato polmoni e cuore; e un altro di neurochirurgia al cervello.
La sorellina minore ha riportato ferite al volto durante la folle aggressione. Due, che sono molto profonde, preoccupano particolarmente i medici.
Per quanto riguarda la moglie, le sue ferite risultano essere meno gravi e non destano preoccupazione.
I militari, coordinati dalla procura di Sciacca, hanno intanto interrogato sia i vicini di casa che i conoscenti della coppia, in modo da chiarire le motivazioni del terribile gesto.
Secondo una prima ipotesi, l'aggressione alla famiglia sarebbe scaturita dalla volontà della donna, di origine polacca, di separarsi. Voleva infatti tornare in Polonia, portando con sé i bambini.