Le imprese che operano nelle Zone Economiche Speciali (ZES) del Mezzogiorno possono presentare le richieste per il credito d'imposta, noto come Bonus ZES Unica, dal 12 giugno al 12 luglio 2024. Questo periodo di presentazione riguarda gli investimenti agevolati effettuati a partire dal 1° gennaio 2024 e quelli previsti fino al 15 novembre 2024.
Con il decreto del 17 maggio, il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR ha fissato le disposizioni attuative per il credito d'imposta. Questo decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 21 maggio 2024, rendendo operativo il bonus previsto dall'articolo 16 del Dl n. 124/2023. Le imprese delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna possono ora beneficiare di questa agevolazione.
Il bonus ZES è destinato agli investimenti realizzati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024. Le spese ammissibili includono l'acquisto, anche tramite leasing, di:
È importante notare che i beni destinati alla vendita e i materiali di consumo sono esclusi dall'agevolazione. Inoltre, il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell'investimento agevolato.
Il credito d'imposta è determinato in base al costo complessivo dei beni acquistati, con un limite massimo di 100 milioni di euro per ciascun progetto di investimento. Non sono agevolabili i progetti con un costo inferiore a 200.000 euro.
Il credito d'imposta effettivamente spettante sarà calcolato moltiplicando il bonus richiesto per una percentuale determinata dall'Agenzia delle Entrate, rapportando il limite complessivo di spesa stanziato per il 2024 (1.800 milioni di euro) all'importo totale dei crediti richiesti.
Tutte le imprese con sede nelle zone ZES possono accedere al bonus, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile. Tuttavia, sono escluse alcune categorie specifiche:
Inoltre, anche le imprese in stato di liquidazione, scioglimento o in crisi economica non possono beneficiare del credito d'imposta.
Le comunicazioni relative alle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 e a quelle previste fino al 15 novembre 2024 devono essere inviate all'Agenzia delle Entrate entro il periodo compreso tra il 12 giugno e il 12 luglio 2024.
Di seguito, elenchiamo i passaggi per richiedere il credito d'imposta:
Una volta inviata la comunicazione, l'Agenzia delle Entrate procederà con la verifica della documentazione presentata. Se tutti i requisiti sono soddisfatti, il credito d'imposta sarà concesso alle imprese richiedenti.
Il Bonus ZES Unica rappresenta un'importante misura per incentivare gli investimenti nelle regioni del Mezzogiorno. Questo strumento fiscale mira a stimolare la crescita economica e a favorire lo sviluppo di nuove strutture produttive.
Grazie a questo credito d'imposta, le imprese possono beneficiare di un significativo supporto finanziario per l'acquisto di macchinari, impianti e immobili. Questo consente loro di espandere le proprie attività e di migliorare la competitività sul mercato.
L'importo del credito d'imposta varia in base alla regione e rispetta le linee guida della Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027:
Il credito d'imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, presentando il modello F24 tramite i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate, dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento che fissa la percentuale del bonus effettivamente fruibile e comunque non prima della data di realizzazione dell'investimento.
I beni agevolati devono entrare in funzione entro il secondo periodo d'imposta successivo a quello della loro acquisizione o ultimazione. In caso contrario, il credito d'imposta sarà ricalcolato escludendo gli investimenti non effettuati.
Se i beni agevolati sono dismessi, ceduti a terzi, destinati a finalità estranee all'esercizio dell'impresa o a strutture produttive diverse entro il quinto periodo d'imposta successivo a quello in cui sono entrati in funzione, il bonus sarà ricalcolato escludendo il costo di tali beni.
Le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nella ZES Unica per almeno cinque anni dopo il completamento dell'investimento, pena la decadenza dalle agevolazioni godute.