Charles Leclerc sfata finalmente la maledizione di Montecarlo e al terzo tentativo conquista il GP di Monaco. Non era mai riuscito finora in carriera a vincere a casa sua, ma stavolta è stato diverso. Il pilota della Ferrari ha girato più veloce di tutti, si è messo gli avversari alle spalle e non gli ha mai dato neanche uno spiraglio per provare a superarlo. Al secondo posto chiude Piastri, su McLaren e in terza posizione l'altra Rossa, guidata da Sainz. Per commentare i risultati del weekend di Formula 1, il GP di Monaco e la vittoria di Leclerc, Giuseppe Allievi, firma storica del giornalismo sportivo italiano e nome da sempre associato al Motorsport, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Una vittoria che Leclerc aveva sognato tante volte. A Montecarlo, a casa sua, il monegasco se l'è presa di forza, senza guardarsi indietro. E' stato il più veloce, sin dalle prove libere di venerdì e non ha mai abbassato la guardia. Sabato ha conquistato la pole e poi è salito sul gradino più alto del podio. Un'emozione unica e indescrivibile, nel ricordo del papà Hervè. Charles non ha potuto trattenere le lacrime e la sua commozione è stata contagiosa. Il trionfo di Leclerc, col terzo posto di Sainz, conferma la crescita della Ferarri, mentre la Red Bull di Verstappen, finora dominante, non va oltre il sesto posto. Per commentare i risultati del weekend di Formula 1, il GP di Monaco e la vittoria di Leclerc, Giuseppe Allievi, appassionato di motori, commentatore di intere stagioni di Motorsport e storico giornalista e biografo, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Leclerc trionfa a casa sua, nel circuito di Montecarlo. Se lo aspettava, considerando il fatto che era già andato molto forte già dalle prove libere?
"Assolutamente sì. Nel momento in cui si era visto che la macchina aveva acquisito un certo tipo di stabilità anche nelle curve, era palese che la Ferrari sarebbe arrivata a Montecarlo da favorita e così è stato. Tra l'altro parliamo di una gara annunciata come fragile per la Red Bull che soffre i cordoli e i sobbalzi dell'asfalto. Si sapeva che non sarebbe andata forte, mentre la Rossa sarebbe andata fortissima. Poi Leclerc ci ha messo il talento, ma si sa bene che lui, con una macchina buona, a Montecarlo va fortissimo".
Anche perché è spinto da una grande motivazione dal punto di vista personale e le lacrime di ieri ne sono la dimostrazione. Può aver influito anche questo?
"Non credo che la commozione e tutto il resto possano contare. Questo è solo contorno, quel che è certo è che lui va forte a Montecarlo. Le altre cose vengono dopo. Parliamo della parte romantica che è a mio avviso aggiuntiva ed emerge dopo la vittoria. Era un circuito romantico anche quando perdeva e commetteva errori. È chiaro però che il momento in cui lui si sfoga e trasmette i suoi sentimenti è davvero bello, anche se non conta ai fini della prestazione".
Le domando quanto e se ha inciso quel bruttissimo incidente che c'è stato in apertura di gara?
"Non ha inciso assolutamente sul risultato della gara, perché è avvenuto indietro e non ha coinvolto nessuno dei piloti che potevano essere protagonisti. Però è un incidente che ci insegna una grandissima cosa. È avvenuto a circa 200 chilometri all'ora e c'è stata la macchina di Perez che ha riportato danni serissimi. In un incidente in strada, a 60-70 chilometri orari, purtroppo spesso ci sono vittime. Questo ci dimostra che la Formula 1 ha raggiunto un livello di sicurezza straordinario e che dovrebbe fare da insegnamento a coloro che costruiscono auto di serie. Troppo spesso capita che si spacchino a metà o che prendano fuoco, uccidendo i passeggeri".
Il gap tra Verstappen e il resto dei piloti si è ridotto, ma Leclerc può addirittura pensare di contendergli il Mondiale?
"Possiamo vedere di tutto, ma resta il fatto che la Red Bull sia la macchina favorita. Nella maggior parte dei circuiti finora, è stata la macchina da battere. Difficile che possa esserci uno stravolgimento, ma è evidente che i progressi della Ferrari sono importantissimi, e poi c'è anche la McLaren. Quest'ultime due scuderie si porteranno via punti. Immagino però che, quando si tornerà su pista normali, vere, Verstappen tornerà ad essere l'uomo da battere. Non significa che le vincerà tutte come prima o come lo scorso anno, però resta il favorito numero 1. Leclerc può ambire a un ottimo secondo posto".
Il futuro di Sainz sarà lontano dalla Ferrari. A cosa può ambire il pilota della Rossa per questa stagione?
"Deve ambire alla miglior macchina possibile, che sarà disponibile il prossimo anno. Potrà essere la Red Bull, se dovessero mandar via Perez, oppure la Mercedes come soluzione di estremo ricambio, considerando però quanto sta andando piano oggi. Hamilton la lascia perché non è più una macchina vincente. Fosse stata la vettura da battere, Lewis non sarebbe mai venuto via".