Elezioni Europee 2024, una giornata intensa, piena di novità e di situazioni sulle quali il segretario nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi ci vuole vedere chiaro. Al voto per le Europee non manca molto, ma allo stesso tempo il punto di riferimento di Alternativa Popolare è attento a tutto quello che succede attorno a lui, anche perché resta Sindaco di Terni e continua a guidare la città con la massima attenzione e serietà.
E in questi ultimi giorni, se non proprio ore di cose ne sono accadute parecchie. La prima, che riguarda anche la città di Terni, ma non solo, sono le cosiddette "esigenze di contenimento della spesa" da parte del ministro Giorgetti che, insieme al ministro Piantedosi, avviano l’operazione spending review che danno così il via a un decreto interministeriale che dà esecuzione al "contributo alla finanza pubblica a carico degli enti locali deciso proprio con l’ultima legge di bilancio. Una bella sequenza di tagli che metterebbe a rischio i bilanci di tanti Comuni, quasi 3.700 Comuni.
Un bel boomerang, necessario per il ministro Giorgetti, "demenziale e fuori da ogni logica" per Stefano Bandecchi. E a Tag 24 continua e rincara la dose: "Ho sempre avuto una grande stima nei confronti del ministro Giorgetti anzi credo sia una brava persona, ma quello che è stato deciso col taglio ai comuni, è l'ennesima follia che accompagna questo governo, ormai completamente fuori giro e, per certo versi, pericoloso con i provvedimenti che sta prendendo e portando avanti. Tagliare i fondi ai Comuni, all'improvviso e con i soldi del Pnrr che questi non hanno ancora capito cosa ci devono fare, io non ho più parole".
Ma non è tutto. Anzi c'è di più. Da Terni, che adesso dovrà fare i conti con i tagli imposti dal Governo, cosa che riguarda tantissimi altri comuni d'Italia, il Sindaco di Terni e segretario di Alternativa Popolare ha dovuto fare i conti con quanto arriva dalla Regione Umbria, nonostante il pressing dell'amministrazione comunale sulla realizzazione del nuovo ospedale, e sui conseguenti e continui rinvii che dallo stesso posto arrivano sulla decisione e sulle modalità su come debba essere realizzato il nuovo "Santa Maria" a Colle Obito. Una cosa che va avanti da tanto, troppo tempo e che lo stesso Sindaco di Terni, stufo dell'atteggiamento da parte della presidente Tesei, prende ancora una volta l'iniziativa e chiede un incontro urgente con la stessa governatrice umbra della Lega.
Sono settimane e giorni che il Vice-Sindaco di Terni e candidato alla Presidenza della Regione Umbria Riccardo Corridore che lamentava una situazione catastrofica: "Una folla di umbri non si cura più: lo rivela un’indagine ISTAT secondo la quale siamo ormai quart’ultimi nella classifica nazionale per tasso di cittadini che rinunciano alla Sanità. Ebbene, fino a cinque anni, navigavamo ancora nella parte più alta della classifica. Ora siamo scavalcati da molte regioni del Sud. A questo dato aggiungiamo quello relativo alla mobilità sanitaria degli umbri, pari a oltre il doppio della media nazionale (21% contro 10%), con uno sbilancio finanziario pesante per le casse regionali, quando fino al 2017 arrivi e partenze erano in parità".
Stanco dei continui rinvii e dopo una spiegazione esaustiva di tutto quello che è successo con il dossier sul project financing dell’ospedale ha immediatamente chiesto un incontro alla Presidente Tesei subito dopo le elezioni, fissando anche una data che oscilla tra il 10 e il 13 giugno.
Una riunione alla quale il Sindaco di Terni vuole che partecipi anche il direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera e RUP del procedimento, il dott. Pietro Manzi, lo stesso dirigente che ha definito "inadeguato", il progetto ripreso del vecchio ospedale e riformulato con una "squadra" di professionisti ma che è stato rimandato al mittente. E nella lettera urgente inviata alla Presidente Tesei, Bandecchi in persona ha disegnato perfino una goccia di sangue. Ora non resta che aspettare la risposta della Governatrice che, vista la situazione, non potrà restare in silenzio come è già avvenuto in passato.
Oltre a quello che sta accadendo sui Comuni e sull'ospedale di Terni, una situazione che si sta trascinando da troppi anni, nel calderone ecco che spunta, a chilometri di distanza, la singolare decisione del Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà di partecipare al bando del marchio sportivo della Reggina Calcio.
Una presa di posizione curiosa e alquanto strana, ma che sembra solo ed esclusivamente politica e dettata dalla voglia di contrastare il desiderio pubblico di Stefano Bandecchi di partecipare e, vincendo, donando il marchio storico della Reggina Calcio ai tifosi. Già in passato altre situazioni e altri comuni hanno tentato di risolvere vicende analoghe, ma con scarso successo e andando incontro a situazioni non proprio piacevoli dal punto di vista amministrativo, essendoci soldi pubblici in ballo. Tag 24 ha tentato più volte di mettersi in contatto con il Sindaco di Reggio Calabria Falcomatà, ma lo stesso non ha risposto, anche perché sull'argomento sembra non voler rilasciare dichiarazioni.
Stefano Bandecchi però ha replicato a questa singolare decisione, lui che è anche Sindaco, sa bene come ci si può muovere in casi del genere: "Io ve lo prendevo e ve lo regalavo. La mossa del sindaco Falcomatà non è molto intelligente, credo che la Corte dei Conti sia pagata appositamente per vedere le minchiate che vuoi fare, Non andrò al rialzo rispetto all'offerta presentata, non voglio creare difficoltà all'attuale squadra e neanche ai tifosi della Reggina".
Ma poi arriva anche l'affondo duro, anche perché il Sindaco Falcomatà ha usato parole offensive e Bandecchi ha replicato: "In Comune siete un pò rincoglioniti. Riguardo la battuta sull'integerrima moralità, ricordo che non sono stato condannato neanche in primo grado, mentre tu sei stato a casa per un pò perché sembrava fossi un criminale. Non ti permettere mai più di offendermi, spero che questo marchio importante possa essere custodito al meglio. Io sarò ancora più ricco, con altre 100mila euro in tasca..."