Come se non bastassero le polemiche sull'espressione che ha utilizzato il 20 maggio scorso (e per la quale ha chiesto scusa) nel ribadire il suo no all'entrata nei seminari di persone con tendenze omosessuali ("già c'è troppa frociaggine"), Papa Francesco è stato accusato di un nuovo scivolone quantomeno linguistico. Nel corso di un incontro con i giovani preti della diocesi di Roma svoltosi il 29 maggio, avrebbe chiesto loro di evitare di sparlare dicendo che "il chiacchiericcio è una roba da donne".
Per la prima volta nella storia, per aver detto "nei seminari già c'è troppa frociaggine", un Pontefice si è visto costretto a chiedere pubblicamente scusa per un suo errore personale. Ma, per Bergoglio, chiuso un caso, rischia subito di aprirsene un altro. Nel corso dell'incontro con 72 giovani sacerdoti della Diocesi di Roma del 29 maggio Francesco avrebbe detto:
Ma qual è il sito che accusa Papa Francesco? Non è quello di Libero, il giornale diretto da Mario Sechi che il 29 maggio ha aperto col titolo "Bergoglio e pregiudizio" citando, evidentemente, Oriana Fallaci. Si chiama, invece, rifacendosi alla massima di Sant'Agostino, Silere non possum. E' vicino all'area più conservatrice della Chiesa, è apertamente contro il Pontificato di Bergoglio, è stato fondato nel marzo del 2021 ed è diretto da Marco Felipe Perfetti. Il motto del giornale è preso in prestito da San Giuseppe Moscati:
Questo per dire che Silere non possum non tace nemmeno le verità più scomode all'interno della Chiesa. Quindi, con un lungo quanto dettagliato articolo, è tornato ad attaccare Papa Francesco:
ha scritto il giornale on line, per poi proseguire:
Il Papa, poi, sempre stando al portale Silere non possum, nello stesso incontro con i sacerdoti romani del 29 maggio, avrebbe anche sollevato il problema della corruzione interna alla Chiesa romana:
Fatto sta che ad ascoltare il Santo Padre, come riporta sempre Silere non possum, non è stata nemmeno Ia metà dei presbiteri convocati: